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Eventi e iniziative

“The Old Vine Conference” per la prima volta in Italia: talk sui vigneti storici e masterclass con i vini prodotti da queste vigne

31 Agosto 2024
Vigneto all'alba - ph alohamalakhov da Pixabay Vigneto all'alba - ph alohamalakhov da Pixabay

Appuntamento l’8 e il 9 ottobre presso Villa Crognolo de la Tenuta Sette Ponti in Toscana per “The Old Vine Conference“, l’associazione internazionale con sede nel Regno Unito, costituitasi recentemente, per la valorizzazione delle vigne storiche, fondata da Masters of Wine come Sarah Abbott e Alun Griffiths insieme a personalità di spicco del mondo vitivinicolo. E’ la prima volta che viene scelto il nostro paese. L’associazione ha come scopo la valorizzazione delle vigne storiche tramite la creazione di una rete tra le aziende (che con cura gestiscono un patrimonio non solo naturale ma anche storico e sociale), studiosi, esperti, produttori e amanti del vino. Una comunità che, con la sua professionalità è in grado di valorizzare e far riconoscere a livello globale le vigne storiche come una nuova categoria commerciale, mettendo in condivisione le migliori pratiche e strategie di gestione delle vigne.

La prima conferenza, tenutasi nel marzo 2021, ha riunito gli operatori del settore per creare un piano di lavoro volto a sviluppare progetti e ricercare la massima partecipazione possibile delle aziende. In Italia sono 23 le aziende associate per il momento. Si tratta di Feudi di San Gregorio (Campania), Basilisco (Campania), Cantina Roeno (Alto Adige), Villa Bogdano (Veneto), Vinchio Vaglio (Piemonte), I Vigneri (Sicilia), Col d’Orcia (Toscana), Gini (Veneto), I custodi (Sicilia), Cusumano (Sicilia), Zyme (Veneto), Tenuta San Leonardo (Trentino), Fattoria Fibbiano (Toscana), Tenuta Sette Ponti (Toscana), Anima Etnea (Sicilia), Casata Mergè (Lazio), Malvirà (Piemonte), GD Vajra (Piemonte), Benanti (Sicilia), Castello di Albola (Toscana), Tenuta dei Ciclopi (Sicilia), Morella Vini (Puglia), Marchesi Antinori (Toscana). A breve verrà formalizzato l’ingresso di Aquila del Torre (Friuli) e Marchesi di Gresy (Piemonte). In totale sono più di 40 provenienti da Argentina, Bulgaria, Cile, Francia, Italia, Libano, Portogallo, Romania, Spagna e Regno Unito.

All’evento tutti i produttori dovrebbero essere presenti. Obiettivo della due giorni è quello di comunicare al mondo del vino la filosofia portata avanti dall’associazione Old Vine Conference. E lo fa nel territorio, l’Italia appunto, che possiede la maggior parte dei vigneti storici sparsi nel, mondo. “L’Italia è la nostra punta di diamante – dicono da Ovc – e gli associati da questo paese continuano a crescere. C’è ancora una grande potenziale da poter tirare fuori da questi vigneti storici in ogni regione italiana. Per questo il nostro obiettivo è quello di far crescere questo movimento nel Belpaese”. La due giorni dunque, servirà ai pochissimi giornalisti di settore scrupolosamente selezionati (italiani e internazionali) per far comprendere loro una visione aggiornata del movimento dei vecchi vitigni in Italia oggi e della sua importanza per il futuro dell’industria vinicola del Paese. Oltre a Michèle Shah OVC Regional Ambassador Italy, ci saranno Belinda Stone OVC Director e Leo Austin CO Founder. Ma ovviamente non si chiacchiererà soltanto. Ci saranno due interessanti masterclass condotte dal primo Master of wine italiano Gabriele Gorelli: “A thousand year legacy: Sicily and Tuscany Juxtaposed”; “An italian journey: from top to toe”. Ma le degustazioni non saranno finite qui. Per tutta la giornata i giornalisti potranno assaggiare i vini delle cantine italiane presenti. Oltre a una visita allo storico vigneto di Tenuta Sette Ponti che ha più di un secolo di vita.