Slow Wine Fair supera Slow Wine Fair: la fiera dei vini di Bologna, orchestrata per la terza volta da Slow Food, sarà più ricca, articolata e internazionale che mai. Si terrà dal 25 al 27 febbraio presso i padiglioni di BolognaFiere: oltre al gremito banco d’assaggio, ci saranno 16 Masterclass, conferenze e presentazioni allo Spazio Reale Mutua, nella Demeter Arena e in Casa Slow Food, oltre a iniziative promosse da diverse istituzioni territoriali, per un totale di oltre 70 eventi.
La crescita è netta su tutti i fronti: gli espositori saranno un migliaio, quasi il 50% in più dell’anno scorso, tutti custodi del loro paesaggio; i vini oltre 5000, con un’importante partecipazione straniera grazie a cantine provenienti da 27 paesi e da ogni continente: Francia, Austria, Spagna, Germania, ma anche Messico, Azerbaigian e Giappone. 200 buyer, in gran parte nordeuropei, si sono già registrati, anche grazie al servizio di matching della piattaforma B2Match.
Mentre ancora trillano le sirene d’emergenza di Report, il tema non poteva che essere il vino buono, pulito e giusto. Insomma sostenibile sotto il profilo ambientale, umano ed economico. «La Slow Wine Fair persegue un obiettivo importante e ambizioso: cambiare l’approccio all’agricoltura attraverso la produzione di vino”, ha affermato Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition durante la conferenza stampa di presentazione. “Un suolo sano costituisce, infatti, la base essenziale dell’economia, della società e dell’ambiente, in quanto produce alimenti, accresce la nostra resilienza ai cambiamenti climatici e favorisce il benessere collettivo”.