Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Eventi e iniziative

Ruffino e la Milano Design Week: arte, vino e connessione nella seconda edizione di “OrobyRuffino”

24 Marzo 2025
Sandro Sartor Sandro Sartor

Anche quest’anno un’azienda storica come Ruffino, che ha fatto conoscere il vino italiano in tutto il mondo, ha confermato la partecipazione alla Milano Design Week – in programma dal 7 al 13 aprile –, proponendo la seconda edizione del progetto “OrobyRuffino – The Art of Connection”. Si tratta di un racconto immersivo che si svilupperà in una location importante per l’arte, la Triennale, celebrando il legame tra vino, design e convivialità. Infatti, il progetto è stato anticipato proprio nel prestigioso palazzo della Triennale, ubicato tra il Parco Sempione e il Castello Sforzesco. Qui Sandro Sartor, presidente e amministratore delegato di Ruffino, e Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano di Triennale, hanno rammentato il successo dello scorso anno di “OrobyRuffino – The Art of Connection” per poi anticipare che quest’anno il progetto si rinnova con l’idea di esplorare il valore dell’incontro e della connessione.

Ispirato dall’iconico vino Ruffino Chianti Classico Gran Selezione Riserva Ducale Oro e dal design italiano, il progetto metterà in dialogo talenti creativi e vini d’eccellenza, in un viaggio tra arte e innovazione. Cinque artisti, selezionati da Sammicheli, saranno invitati a interpretare l’arte della connessione, realizzando opere inedite che trasformano la convivialità in arte. Le loro creazioni esprimeranno una visione artistica personale e un legame profondo con l’oro, da sempre simbolo di trasformazione ed elevazione. La tavola – elemento immancabile nella più grande rassegna fieristica al mondo del settore dell’arredamento – diventerà uno spazio di incontro e scambio, dove nascono idee e prendono forma ispirazioni. Pensieri, sapori e colori si intrecciano, trasformando il rito della convivialità in un laboratorio di creatività che celebra la maestria artigianale e l’eccellenza italiana.

Il direttore Sammicheli ha selezionato cinque studi capaci di esplorare e reinterpretare oggetti, materiali e forme con uno sguardo personale, dando vita a creazioni che raccontano il design italiano con nuove prospettive: Agustina Bottoni, Beatrice Dettori, Studio Martinelli Venezia, Millim e Uroš Mihić. Ognuno di loro darà forma a opere inedite esplorando la connessione tra design, convivialità e fine wines, ciascuno con un linguaggio personale e una visione innovativa.

Agustina Bottoni, designer argentina con base a Milano, esplorerà la relazione tra forma, luce e materia, dando vita a oggetti che trasmettono un senso di armonia e raffinata semplicità. I suoi progetti si caratterizzeranno per l’uso di materiali autentici e per un design che valorizza il gesto e la ritualità quotidiana. Beatrice Dettori reinterpreterà il ferro battuto con un linguaggio contemporaneo, trasformando un materiale tradizionalmente rigido in strutture fluide e dinamiche. Il suo lavoro si muoverà tra sperimentazione e memoria, creando oggetti che fondono funzionalità ed espressione artistica.

Lo studio Martinelli Venezia (Carolina Martinelli e Vittorio Venezia) indagherà il rapporto tra design e territorio, lavorando su progetti che esaltano la matericità e il valore simbolico degli oggetti: attraverso una ricerca che spazia dall’artigianato alle nuove tecnologie, le loro opere ridefiniscono lo spazio domestico e collettivo. Il duo creativo di Millim Studio, composto da Chiara Pellicano ed Edoardo Giammarioli, lavorerà sull’intersezione tra arte, design e narrazione visiva, sviluppando progetti che giocano con la percezione e le emozioni. Le loro opere trasformano materiali e forme in esperienze multisensoriali, aprendo nuovi scenari di dialogo tra oggetto e spettatore. Uroš Mihić, maestro dell’origami applicato al design, utilizzerà la piegatura della carta come mezzo espressivo per creare strutture architettoniche leggere ma di grande impatto visivo. Le sue geometrie, ispirate alla natura e alle tradizioni costruttive, diventano metafore di equilibrio e connessione.

A questo punto va sottolineato l’entusiasmo di Sandro Sartor per l’iniziativa, quando afferma che “con questa seconda edizione di OrobyRuffino, l’azienda continua a scrivere un capitolo entusiasmante della sua storia. L’arte della connessione è un filo conduttore che attraversa il design, il vino e la bellezza in tutte le sue forme. I nostri fine wines, insieme all’iconico Riserva Ducale Oro Chianti Classico Gran Selezione, sono da sempre emblemi di qualità, eleganza e convivialità, capaci di creare autentiche connessioni tra le persone. Si confermano così protagonisti assoluti, diventando il punto di partenza per un viaggio che celebra la capacità tutta italiana di intrecciare la tradizione artigianale con contenuti innovativi”.

Dal 1877, i cugini Ilario e Leopoldo Ruffino sognavano di portare il “vino ideale” in tutte le tavole del mondo, e oggi i loro vini sono presenti in un centinaio di paesi. Da oltre 140 anni Ruffino è fedele a questo sogno, producendo vini dalle sue tenute situate nelle più importanti denominazioni toscane, da Chianti Classico a Montalcino a Bolgheri, oltre a vini capaci di interpretare l’anima più moderna e lifestyle dell’azienda, come la linea Aqua di Venus. Dal 2023, inoltre, Ruffino ha intrapreso una trasformazione senza precedenti, diventando un assoluto punto di riferimento per i vini toscani di alto prestigio. Un impegno esplicitato nella ricerca della qualità, nell’attenzione alla sostenibilità ambientale e produttiva, nella capacità di innovarsi nel solco dell’identità toscana e, aggiunge Sartor, “nell’espressione di un saper-fare italiano che tutto il mondo ci invidia”. L’evento si è concluso con la degustazione di vini pregiati, tra cui il Riserva ducale Oro Chianto Classico Gran selezione Docg 2020, Aqua di Venus Toscana Igt bianco 2023 e Aqua di Venus Toscana Igt Rosè 2023, oltre a una selezione di eccellenze umbre come il Trebbiano Spoletino Metodo Classico Spoleto Doc 2020 e il Montefalco Sagrantino Docg Passito 2020.