Il pomodoro dorato e i suoi mille usi. Si produce in Sicilia, fa bene alla salute, dal punto di vista nutrizionale non ha niente da invidiare ai suoi cugini tradizionali ed è anche buono da mangiare.
A Palermo sono stati presentati i risultati finali della sperimentazione scientifica del Progetto Inposa (Innovazione nel Pomodoro e Sostenibilità in Agricoltura).
Al centro dell’attenzione il pomodoro “insalataro”, quello dal colore dorato e che non è ancora giunto a completa maturazione che è stato protagonista di questo nuovo percorso che coinvolge la gastronomia, la scienza medica e l’alimentazione.
Con il pomodoro dorato si realizzano una salsa e un succo che, dal punto di vista gastronomico, non hanno nulla a che vedere con prodotti analoghi realizzati con il pomodoro maturo. Nel progetto la trasformazione è avvenuta in tre aziende partner: Coop Rinascita, Coop Valdibella e Alicos.
“Come Unione Regionale Cuochi – ha detto il presidente, Rosario Seidita – ci auguriamo che la salsa di pomodoro dorato possa diventare apprezzata, famosa e diffusa come le altre cinque salse madri (besciamella, salsa di pomodoro rosso, salsa vellutata, salsa spagnola e salsa olandese), riconosciute a livello internazionale. L’associazione che presiedo promuoverà la diffusione di questa innovazione attraverso corsi e rilascio di appositi attestati e inizierà l’iter per il riconoscimento di una nuova salsa madre che, in accordo con il suo inventore Alex Mangano, chiameremo ‘Salsa Madre di pomodoro dorato o Siciliana’, proprio per esprimere e diffondere l’immagine della forza e della capacità gastronomica di una intera regione”.
Lo chef Alex Mangano alla fine dell’incontro, per dimostrare la versatilità della preparazione, la sua capacità di invertire la scala dei sapori e di esaltare il gusto degli altri ingredienti delle pietanze (con l’aiuto del fratello Max e di Alfredo Perricone) ha proposto in degustazione tre preparazioni: caponatina al pomodoro dorato siciliano con croccante di amaretti e cioccolato modicano, sfincionello (tipo bagherese) con spuma di pomodoro dorato e alici di Aspra e gnocchetti sardi al pomodoro dorato ai limoni di Sicilia con duetto di tartare di tonno e gambero di Mazara. Con l’ingrediente di studio il pastry chef Natale Trentacoste ha poi realizzato anche i dolci: cremoso al mascarpone e pistacchi con gelèe glassa e biscotto al pomodoro dorato e monoporzione di mousse di ricotta e cioccolato al pomodoro dorato.
E non è finita qui. Per gli amanti della mixology, il “D’Oro Mary”, ovvero il Bloody Mary in chiave siciliana con il succo di pomodoro dorato e l’Insulae Saline Gin.