Raffadali si è tinta di verde, come da tradizione, la terza domenica di settembre in occasione di Fastuca Fest. L’evento, arrivato alla settima edizione, attrae ogni anno migliaia di visitatori e promuove il Pistacchio di Raffadali Dop che dal 2021 si fregia di questo prestigioso riconoscimento e che ha raggiunto numeri da record: circa 100 gli ettari certificati di Pistacchio di Raffadali Dop, 14 aziende che certificano, 31 i Comuni che rientrano nel disciplinare (29 in provincia di Agrigento e due in quella di Caltanissetta), una produzione che per il 50% supera i confini regionali. Numeri destinati a crescere, secondo le previsioni. Infatti su tutto l’areale sono censiti circa 400 ettari di pistacchio produttivi: se si riuscisse a certificare tutta la superficie censita la produzione potrebbe arrivare a 5.000 quintali di prodotto in guscio, per un fatturato potenziale di 8 milioni di euro. Merito anche dell’omonimo consorzio – Consorzio del Pistacchio Dop di Raffadali – che, insieme agli agricoltori e agli imprenditori locali, ha creduto fortemente nella valorizzazione di questo prodotto.
Ne è prova il fatto che il numero degli associati negli ultimi anni è triplicato, la difficoltà è mantenere degli standard sempre alti. Questo “Oro verde” è il proprio il caso di dirlo dal momento che il suo costo è di 18 euro al chilo in guscio e fra i 45 e i 50 sgusciato, prende il nome da Raffadali, comune a soli 20 minuti da Agrigento. “Elevato tenore in oli, il complesso di grassi essenziali, il suo gusto persistente in bocca, il sapore leggermente più dolciastro degli altri e per il colore verde intenso. Sono queste le caratteristiche che rendono unico pistacchio di Raffadali Dop, caratteristiche dovute anche alle peculiarità del territorio: terreno calcareo, forti escursioni termiche e tipologia di piante con ramificazioni anche basse”, come spiega Carmelo Bruno, responsabile tecnico del Consorzio. Attraverso le attività promosse dal consorzio, che culminano nel Fastuca Fest, il pistacchio di Raffadali Dop “ha raggiunto notorietà oltre i confini regionali e nazionali. Ha funzionato la formula con gli eventi organizzati nel corso dell’intera giornata”, dice Salvatore Gazziano, direttore del Consorzio del Pistacchio Dop di Raffadali.
In quest’ultima edizione che si è tenuta dal 15 al 17 settembre, il prodotto è stato valorizzato nelle declinazioni dolci e salate attraverso laboratori tematici, degustazioni, wine tasting, cooking show e stand: la centrale via Nazionale si è trasformata in un “Percorso del gusto”, un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso gli stand, con specialità dolci e salate al pistacchio di Raffadali, tra cui anche proposte gluten free. Tra gli appuntamenti di questa edizione il cooking show con l’executive chef Belhassen Berbat, le masterclass con lo chef Fabio Potenzano, che vanta numerose presenze televisive e con lo chef Alessandro Circiello, che di recente lo aveva inserito nel menù del pranzo offerto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al presidente dell’Angola. Grande partecipazione per l’appuntamento “Parola ai Lievitisti” a cura di Carlo Pedalino, Mauro Petronella, Vittorio Barra, Andrea Sortino Ciro Di Laura, Angelo Di Vita, Pasquale Gattuso. Ampio spazio è stato dedicato anche al vino con il wine tasting sulle eccellenze enologiche siciliane abbinato ai prodotti tipici al pistacchio di Raffadali Dop, a cura di Gianni Giardina, funzionario direttivo dell’Istituto Regionale della Vite e dell’Olio, da trent’anni nell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino e corrispondente dell’accademia italiana della vite e del vino.
“Siamo soddisfatti per la grande partecipazione in termini di professionisti, operatori del settore e in termini di pubblico – ha detto Calogero Frenda, presidente del Consorzio Pistacchio di Raffadali Dop – Nell’ambito della manifestazione si inserisce anche la nascita del “Museo vivente del Pistacchio>” che ospiterà oltre 200 piante di diverse varietà di Pistacchio, in contrada Pietrarossa, in un terreno che fa parte del parco archeologico della Valle dei Templi.