“La cucina italiana esiste e sta molto bene”. Parola di Eleonora Cozzella, direttrice de Il Gusto di Repubblica e una delle protagoniste della serata inaugurale di Marina Gourmet, la rassegna enogastronomica sul lungomare di Ragusa che continuerà fino a martedì 10 settembre.
Una manifestazione, di cui Cronache di Gusto è media partner, ideata dal Comitato del Gusto, associazione di alcuni ristoratori della zona iblea e presieduta da Pinuccio La Rosa che punta a promuovere le migliori realtà imprenditoriali del settore agroalimentare di tutta l’Isola.
La serata di inaugurazione è iniziata con la firma del Sicilia Food Valley, un patto ideato dalla nostra testata che punta alla creazione di un marchio di comunità, un manifesto culturale per la promozione del territorio della provincia di Ragusa come la Food Valley della Sicilia. Presenti sul palco alcuni dei sindaci dei comuni del Ragusano tra cui Peppe Cassì, sindaco Ragusa, Francesco Aiello di Vittoria, Innocenzo Leontini di Ispica, Peppe Alfano, vice Sindaco di Comiso, Mario Marino, sindaco di Scicli.
E poi il talk sulla comunicazione e il cibo. “La caratteristica della cucina italiana – ha detto Cozzella – è di essere formata dalla ricchezza di tutte le cucine locali. In ogni paese, città e contrada ci sono radicate abitudini, piaceri e saperi alimentari che contribuiscono a un’unica grande cultura che è l’approccio degli italiani al cibo”.
Una discussione che ha toccato anche il tema di come i media affrontano gli argomenti legati al cibo e agli chef: “I tanti giovani che si approcciano a questo mondo devono studiare. Ho molta fiducia in loro. Vedo tanti ragazzi entusiasti, ma l’entusiasmo non può sopperire a delle mancanze anagrafiche. Oggi si parla spesso di cose non attuali e il nostro compito è quello di invogliare le giovani generazioni ad approfondire. La colpa di noi giornalisti? Aver fatto negli anni troppe domande a interlocutori sbagliati”.
“Se la tradizione è fatta male auto-tradisce se stessa – continua Cozzella dal palco – perché lo spaghetto al pomodoro tradito non è quello sferificato ma è quello cucinato con un pessimo pomodoro, con una pasta di semola di cattiva qualità e con un olio che non merita di essere chiamato olio”.
“Ragusa è sinonimo di ottima agricoltura – ha detto Pinuccio La Rosa, imprenditore e presidente del Comitato del Gusto – e i prodotti tipici della zona come il miele ibleo, la cipolla dolce di Giarratana o il Ragusano sono piccoli tasselli che formano il grande mosaico del nostro territorio. Abbiamo tante cose belle che partono dalla terra e che devono necessariamente finire nell’accoglienza e nell’enogastronomia. Questo è il grande messaggio che il Comitato del Gusto vuole lanciare come sfida nella prima edizione di Marina Gourmet”.
Sul palco anche il ristoratore Joseph Micieli, che ha sottolineato l’importanza del rapporto con i fornitori da parte degli imprenditori del mondo della ristorazione e Rosario Dibennardo, presidente di Federalberghi Ragusa e Accountable manager dell’aeroporto di Comiso che ha parlato dell’importanza di far diventare la zona del Ragusano una destinazione per i turisti.