“I produttori di vino? Quest’anno vedono tutto con maggiore ottimismo”. Parole del ministro delle Politiche Agricole Francesco Lollobrigida intervenuto al taglio del nastro dell’edizione 2024 di OperaWine: “Lo scorso anno – dice il ministro – avevo riscontro di altissima preoccupazione da parte dei produttori che, quest’anno, vedono tutto con ottimismo. E basta guardare i numeri, anche del sistema fieristico. C’è una ripresa dell’attivismo e un maggiore equilibrio nella filiera per compensare l’aumento dei costi di produzione”. Insomma per Lollobrigida, il peggio sta passando: “Chiaro che esistono delle criticità – dice – Guerre, conflitti e pandemia, in questi ultimi tre anni, hanno dato una bella botta al sistema. Ma come Governo non ci stiamo facendo trovare impreparati e ci saranno delle novità che presenteremo nei prossimi giorni che riguarderanno l’accesso al credito”. Con un accordo con Ismea, spiega il ministro, le aziende avranno la possibilità di agevolazioni per il credito per aver garantito sostegno economico per la produzione, semplificazione normativa e promozione, “per permettere di superare la crisi di questo periodo. Siamo una nazione forte e dal potenziale infinito”.
Questione “health waning“, le etichette che avvisano gli acquirenti sul consumo del vino che sarebbe nocivo; “Non è questa la maniera corretta di contrastare il fenomeno dell’alcolismo – dice il ministro – Mi pare che alcuni paesi stiano provando a chiudere questi mercati che per loro non hanno nulla di vantaggioso. Secondo me è necessario insegnare la cultura del bere bene, moderatamente, di qualità e al prezzo giusto, per riconoscere alla filiera il giusto valore”. La diminuzione del quantitativo del vino non preoccupa il ministro: “A noi interessa la crescita del valore del vino italiano che è sotto gli occhi di tutti – dice – Adesso non siamo secondi a nessuno. C’è stato e c’è tuttora un meccanismo di crescita delle nostre produzioni che non si vede altrove. Dobbiamo solo lavorare come sistema-Italia per ottenere i risultati. E cominciare ad esplorare nuovi mercati meno battuti fino ad oggi. Penso che ci siano ancora grandissimi margini di miglioramento”. In chiusura il wine ministerial meeting per la prima volta in Italia: “Riuscire a mettere al tavolo 30 paesi che spesso non dialogano tra loro, non è cosa da poco – dice Lollobrigida – Abbiamo affrontato tante tematiche. Tra queste anche la protezione ambientale: l’agricoltore diventa un punto centrale di questo sistema. Ed è grazie al suo lavoro che il territorio è protetto dal dissesto idrogeologico, viene valorizzato e si crea economia. Perché il vino rappresenta sempre una grande potenzialità di crescita economica di tantissimi luoghi”.