Prendete uno chef “Barone” e uno che ama le tradizioni. Uno è della parte orientale della Sicilia, l’altro di quella occidentale. Metteteli su un palco e la questione andrà subito su un tema: arancina o arancino? Ecco quello che è successo a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapania, nel corso dell’evento Gustorie di Sicilia. Sul palco lo chef Andrea Lo Cicero, conosciuto con il nome “Barone” e protagonista di una serie televisiva fortunata sul Gambero Rosso nato a Catania e Davide Fecarotta palermitano doc, docente e chef di grande esperienza. Sul palco, fra risate, battute e aneddoti, si è molto discusso di arancina e arancino, stuzzicati dalle domande di Giusina Battaglia. Fino al momento clou. Quando i due chef sono scesi dalle sedie per mettersi davanti ai fornelli e prepararne due “live”. Ognuno, ovviamente, con le declinazioni della Sicilia del cuore. Ed ecco allora che Fecarotta fa sposare la sua arancina con lo sfincione, altro piatto celebre della tradizione siciliana: “Un connubio da street food – dice lo chef Fecarotte – Due piatti in uno super golosi”. Mantenendo fede alla tradizione, ecco un ragù fatto con la salsa di sfincione, con l’aggiunta di baccalà e caciocavallo. Lo Cicero, invece, realizza l’arancino tradizionale, dalla forma conica, ma ha comunque voluto omaggiare a Palermo mantenendo il ripieno al burro, aggiungendo una salsa di ragù che lo accompagna, ripieno tipico del prodotto orientale. Il suo riso ricco di spezie, come la curcuma, zafferano, cannella e le erbette aromatiche era una esplosione di profumi. Alla fine non c’è un vincitore. Entrambi super-buoni. I due chef sono riusciti a raccontare con classe, stile e golosità, due prodotti tradizionali che si perdono nella notte dei tempi.
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