“Degustazioni Democratiche”: è un’altra delle tante idee originali che possono nascere attorno al vino. E il battesimo non poteva che avvenire a Milano, dove non manca gente sempre alla ricerca di iniziative originali. Come, appunto, queste “Degustazioni Democratiche” lanciate dal magazine “Me Gusta” e subito colte da una giovane pasticcera, Selene Modesti e dal sommelier Mario Ippoliti, che hanno organizzato una degustazione per portare gli ammiratori del Prosecco alla scoperta anche delle Rive del Cartizze, fiore all’occhiello della denominazione, che nasce in un’area collinare di appena 107 ettari tra le colline di Valdobbiadene.
Nella raffinata pasticceria Selene Pastry Details, ubicata in uno dei quartieri milanesi – Porta Romana – dove eleganza e buon vivere, tranquillità e rispetto delle regole, offerta enogastronomica molto variegata e proposte sempre più innovative, rappresentano la normalità, è andata in scena la degustazione del Prosecco docg di una storica azienda, Varaschin Valdobbiadene 1930, con sfiziosi stuzzichini dolci e salati proposti dalla squadra che lavora con Selene e, possiamo dire, con le orecchie deliziate dalle parole utilizzate da Ippoliti per descrivere i vini prodotti dalla cantina fondata nel 1930 da Matteo Varaschin perché convinto che il territorio del Prosecco meritava di essere custodito attraverso la viticoltura eroica, con vini riconoscibili e di grande qualità. Tant’è che dal 1946, nell’antica cella vinaria di Casa Brunoro che appartiene a Varaschin, è ospitata la Confraternita del Prosecco di Valdobbiadene.
Mentre venivano serviti gli sfiziosi mini stuzzichini proposti da Selene – giovane donna sottratta al mondo della legge, visto che era destinata ad esercitare l’avvocatura, da una convinta infatuazione dell’arte della pasticceria – Ippoliti, abruzzese trapiantato a Milano e che da cinque anni è il sommelier che lavora con un mito della ristorazione milanese, Claudio Sadler, contestualmente alla descrizione delle deliziose colline di Conegliano Valdobbiadene, riempiva i calici del Prosecco che stava raccontando; nello stesso tempo Selene faceva arrivare ai tavoli le piccole creazioni dolci e salate che aveva studiato per creare la giusta simbiosi con i vini in degustazione.
E’ stata un’esperienza sensoriale davvero interessante anche per la capacità di Ippoliti di accompagnare, con quell’approccio – per stare in tema – “democratico” che ha coinvolto tutti i partecipanti a scoprire le sfumature – ma anche la storia che c’è dietro queste etichette – delle bollicine prodotto sulle colline venete con al centro Conegliano e Valdobbiadene. Una degustazione ben organizzata e ancora meglio condotta dal sommelier che governa la grande cantina del ristorante di Claudio Sadler dove ai grandi blasonati dell’enologia mondiale, ha affiancato buone bottiglie meno note e quasi sempre di piccoli produttori.
Con queste premesse e il successo della degustazione dei Prosecco di Matteo Varaschin, sicuramente se ne vedranno di belle nei prossimi appuntamenti che il team di “Me Gusta” sta studiando insieme a Selene Modesti e Mario Ippoliti che, a quanto pare, vuole potenziare le “degustazioni democratiche” per rispondere alle richieste di appassionati di vino desiderosi di poter conoscere ancora meglio le sfumature che caratterizzano le etichette d’eccellenza nonché approfondire la storia del vino di qualità.