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Eventi e iniziative

L’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano Docg 2025, i nostri assaggi. Focus sulle Pievi

05 Febbraio 2025
Anteprima vino nobile di Montepulciano Anteprima vino nobile di Montepulciano

Trentunesima edizione quella dell’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano Docg tenutasi nell’antica fortezza del comune che da il nome alla prima “garantita” italiana nel 1980. Anteprima 2025 dedicata all’annata 2022 del Nobile e alla Riserva 2020, oltre che al rosso. La vera novità di questa edizione è stata la presentazione ufficiale, o meglio la degustazione, del progetto delle Pievi. Nell’agosto 2023, dopo due anni, era stato approvato il disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”. Il nuovo disciplinare, così come lo si legge oggi, pone l’accento sulla geologia, sulla geografia e non meno importante sull’aspetto culturale delle Pievi (nome con il quale venivano identificate le circoscrizioni ecclesiastiche). Si tratta dunque di sottozone, individuate in 12 unità geografiche aggiuntive (Uga). Una ricerca metodologica offerta anche dai preziosi archivi come quello del catasto leopoldino del 1800 che legano il passato al presente con un rinnovato sguardo al futuro. Le 12 Uga sono Cervognano, Cerliana, Caggiole, S. Albino, Valiano, Ascianello, San Biagio, Le Grazie, Gracciano, Badia, Argiano, Valardegna. Ciascuna offre in termini organolettici notevoli differenze che apportano al Vino Nobile ulteriore qualità, intesa come sfaccettatura di ricchezza.

L’uvaggio contemplato è 85% minimo Prugnolo gentile e altri autoctoni come Canaiolo nero, Ciliegiolo nero, Mammolo nero e Colorino nero presente nel comprensorio di Montepulciano (a esclusione della Valdichiana). I vigneti devono avere almeno 15 anni di età ed essere situati su un’altitudine compresa fra 250 e 600 m slm. Importante sottolineare che la conduzione del vigneto e l’imbottigliamento vengano gestiti dai produttori all’interno della zona di vinificazione. Il Vino Nobile con menzione Pieve è sottoposto a un periodo di maturazione di almeno tre anni, a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia. La maturazione va da un minimo di un anno in legno e un altro minimo di un anno in bottiglia. Le prime “Pievi” dunque presentate con l’etichetta del consorzio si riferiscono alla vendemmia 2021. L’anteprima riprenderà sabato 15 febbraio a San Biagio, una delle dodici pievi, per offrire l’opportunità a un nutrito parterre di giornalisti internazionali di avvicinarsi alla nuova identità del Vino Nobile di Montepulciano.

I NOSTRI MIGLIORI ASSAGGI

Il focus degli assaggi si è concentrato esclusivamente sul Nobile 2022 e le Pievi, che si ricorda sono frutto dell’annata 2021. Si rivela, tendenzialmente, un eterogeneo fil rouge di eleganza per queste ultime. Di seguito le impressioni più significative.

Il Molinaccio di Montepulciano, La Spinosa
L’azienda prende il nome dai resti di un vecchio mulino individuato già nelle vecchie mappe catastali come “Molinaccio”. Poco più di 4 ettari vitati per una piccola realtà che opera in biologico attuando una gestione conservativa del vigneto preservando l’ecosistema del suolo. Al confine fra bosco e ruscello, fra ulivi e frutteti, il suolo si presenta in quest’area in prevalenza calcareo e ricco di fossili. La Spinosa presenta un bel colore rosso rubino per fragranti note di prugne, amarena, cenni balsamici e spezie. Sorso di grande verticalità che ne richiama subito un altro. Fresco e fragrante, tannino dolce ed evanescente. Buona persistenza e appagante gradevolezza per un vino, come tutti quelli dell’azienda, pensati per un godibilità immediata oltre che per un medio lungo invecchiamento. Da segnare in agenda anche per la visita dell’annesso agriturismo.

Antico Colle, Pieve Cerliana
La tenuta guidata da tre generazioni dalla famiglia Frangiosa vanta circa 20 ettari nella zona di produzione del Montepulciano di matrice per lo più sabbioso-argillosa. Se il Nobile si presenta in elegante equilibrio tra note balsamiche e spezie dolci, la Pieve Cerliana, situata a nord est di Montepulciano, offre tutta la “gentilezza” di cui il prugnolo si fregia. Nuance floreali avvolgono un bel frutto per una beva di intrigante opulenza.

Bindella, Tenuta Vallocaia I quadri
Moderna azienda della famiglia Bindella, Tenuta Vallocaia inizia la sua avventura con Rudi Bindella nel 1982, data di acquisto del suo primo vigneto con annesso rudere nei pressi della zona di Argiano. Anno dopo anno la cantina si inserisce in un contesto sempre più innovativo delineato da un’architettura del paesaggio di grande impatto naturalistico. Risale al 2000 la prima annata de I Quadri, Vino Nobile da singolo vigneto esclusivamente sangiovese. Da suoli argillosi con presenza di limo l’annata 2022 presenta un profilo gusto olfattivo molto complesso dal naso al palato, scandito da frutta matura a bacca nera e rossa, cenni balsamici, spezie, note di sottobosco. Trama tannica importante ben integrata con le parti acide. Sorso lungo e persistente che lo rende un vino gastronomicamente eclettico.

Fattoria Svetoni, Pieve Cervognano
Storica realtà, oggi anche wine resort, che produce vino dal 1865, vanta 23 ettari circa di vigneto tra Gracciano e Cervognano. Proprio quest’ultima zona dà vita alla Pieve dell’azienda. Sottile nota ematica e note scure, balsamicità e tocchi tra il vegetale e il floreale introducono un sorso ferroso e un tannino ben presente ma integrato e non invadente. Un vino con delle belle rifiniture.

Infine vanno menzionati per enologica maestria La riserva 2020 di Carpineto, Santavenere Vino Nobile di Montepulciano 2019 Triacca, e la Pieve Caggiole di Poliziano.