Lo slogan che si è potuto cogliere in occasione della presentazione del padiglione che al Vinitaly rappresenterà la regione è “la Lombardia si prepara a brillare a Vinitaly 2025. Lo fa presentandosi con un’offerta enologica unica dal punto di vista della qualità e con uno sguardo rivolto alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026”. Infatti tutti i rappresentanti delle istituzioni e dei soggetti interessati alla manifestazione veronese, hanno sottolineato che questa è un’occasione straordinaria per celebrare l’eccellenza vitivinicola regionale e consolidare ulteriormente il legame con i consumatori stranieri, che hanno dimostrato di apprezzare sempre di più i prodotti lombardi: dal presidente della Regione Attilio Fontana all’assessore all’agricoltura Alessandro Beduschi, dai presidente di Unioncamere Gian Domenico Auricchio a quelli di Ascovilo Giovanna Prandini e del Consorzio Vini di Valtellina Mamete Prevostini, fino a Gianni Bruno di Veronafiere e al coordinatore del talk, il giornalista Marco Gatti.
D’altronde i numeri confermano questo trend positivo che nella vendemmia 2024, pur caratterizzata da condizioni meteorologiche tutt’altro che favorevoli, la produzione di vino è stata di 935 mila ettolitri, pari a 125 milioni di bottiglie potenziali, e con una quota dell’86% di vini a Denominazione di Qualità, ben al di sopra della media nazionale, ferma al 75%. Nel corso degli ultimi 12 mesi, inoltre, i prezzi all’origine della produzione vitivinicola lombarda sono cresciuti del 5,5%, a riprova di come puntare sulla qualità garantisce benefici ad un sistema il cui valore è ulteriormente rafforzato dal fatto di poter offrire una varietà senza uguali. Non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.
Secondo il presidente Fontana “il patrimonio vitivinicolo della Lombardia è un’eccellenza che affonda le radici nella ricchezza e nella varietà del nostro territorio. Le 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt lombarde sono l’espressione autentica di territori unici, modellati da paesaggi diversi, ma complementari, che conferiscono ai nostri vini caratteristiche distintive e inconfondibili. Un mosaico straordinario che racconta la nostra identità e che si prepara a essere protagonista in un momento speciale per la Lombardia. Le nostre montagne, che tra meno di un anno ospiteranno le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, sono state scelte per essere protagoniste nell’immagine del Padiglione Lombardia a Vinitaly, un evento che rappresenta una vetrina internazionale d’eccezione per i nostri vini. Come da tradizione, saremo nel “salotto buono” del PalaExpo, portando con noi non solo etichette di altissima qualità, ma anche la storia, il lavoro e la passione di chi ogni giorno contribuisce a rendere grande la nostra viticoltura”.
Infatti, negli spazi espositivi finanziati e realizzati in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, si ritroveranno produttori, consorzi, associazioni e istituzioni, nonché 150 realtà produttive che proporranno almeno mille etichette in degustazione. Risultati ottenuti grazie alla “scelta di sostenere la qualità che da sempre guida l’operato di Regione Lombardia – ha detto l’assessore Beduschi – I nostri vini non sono solo un patrimonio a disposizione di milioni di consumatori di tutto il mondo, come dimostra l’export raddoppiato negli ultimi 15 anni, ma una risorsa di grande rilievo pure in termini economici. Basti pensare che le 2.891 imprese attive sul nostro territorio hanno garantito occupazione e generato nuove opportunità di lavoro anche nei momenti di maggiore incertezza a livello internazionale. Oggi gli occupati stabili sono quasi 6.500, in crescita dell’11,2% rispetto a dieci anni fa, cui si aggiungono migliaia di addetti stagionali e dell’indotto. Un settore solido, radicato nella tradizione ma proiettato nel futuro, che guarda con ambizione alle Olimpiadi del 2026 come vetrina ideale per raccontare al mondo il suo patrimonio”.
E’ vero che nel 2024 “la produzione lombarda di vino è leggermente diminuita, soprattutto a causa delle condizioni meteorologiche avverse, questo calo ha però permesso una maggiore vivacità delle quotazioni, con aumenti diffusi per molte delle nostre eccellenze – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Auricchio -. È sulla qualità sempre crescente che deve proseguire il percorso del vino lombardo, oltre che sulla valorizzazione all’estero: nonostante le difficoltà della situazione internazionale i nostri vini hanno ancora ampi margini di crescita sui mercati mondiali, a fronte di una domanda nazionale che si conferma invece stabile”. A vigilare sulla qualità dei vini lombardi, oltre che contribuire alla loro diffusione sui mercati internazionali, sono i Consorzi di Tutela. Aggiunge la presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini, “la nostra Associazione di Consorzi dei Vini Lombardi ha collaborato con Regione Lombardia e Unioncamere per l’organizzazione di questa edizione di Vinitaly nella convinzione che il valore della biodiversità regionale e la bellezza dei nostri territori possa offrire prodotti e servizi enoturistici di eccellente qualità nel mercato del vino italiano. Presenteremo a Vinitaly un progetto che mette sempre più al centro la trasparenza e la certificazione di filiera affinché concretamente ci sia un ente terzo a tracciare non solo le bottiglie Dop e Igp, ma anche gli sfusi di produzione locale”.
I Consorzi presenti nel Padiglione Lombardia a Vinitaly 2025 sono: Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Ente Vini Bresciani, Consorzio Franciacorta, Consorzio Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Volontario Vino Doc San Colombano, Consorzio Montenetto, Consorzio Vini Igt Terre Lariane, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Tutela Lugana Doc, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Consorzio Valtènesi Riviera del Garda Classico e Produttori San Martino della Battaglia Doc, Consorzio Botticino Doc, Consorzio Tutela Igt Valcamonica.