L’apertura al pubblico – in un locale nel centro di Milano, con affaccio sul Duomo – è programmata per il 6 settembre, e che per un mese potrà godere della visione di una meraviglia di cui noi proviamo ad anticipare qualcosa. Cioè, l’originale mostra fotografica “Il Sabato Rosa del Villaggio”, progetto promosso da Faema e subito accettato da Leica, che ha messo a disposizione la sua Leica Galerie, in Duomo appunto, per ospitare la mostra. Così, due giganti – Faema, brand nato a Milano nel 1945 che fa parte di Cimbali Group, tra i principali produttori di macchine per caffè professionali nonché grande sostenitore della cultura della bevanda più consumata al mondo; e il leggendario marchio Leica Camera che propone strumenti che garantiscono immagini eccezionali – insieme, propongono un punto di vista inedito dell’ultima edizione di un grande evento seguito da milioni di appassionati, il Giro d’Italia, di cui Faema è stato partner ufficiale dell’edizione 2022.
La mostra fotografica racconterà una sorta di trionfo del rosa con palloncini in festa, biciclette, magliette e bandierine ma anche unghie colorate e acconciature sgargianti, parrucche, ghirlande appese e automobili improbabili. Poi la trepidante attesa nei bar e nei caffè (chi non ricorda la ressa nei locali dotati di tv per seguire l’arrivo della tappa della giornata), le grida dei bambini che giocano per le strade, città e paesi di provincia addobbati a festa, la festa “rosa” del Giro d’Italia. D’altronde il Giro d’Italia è un mix sensazionale di piacere e tradizione, un’esperienza da condividere, un “collante” appassionato capace di aggregare ovunque, esattamente come il caffè bevuto al bar o a casa. Faema tutto questo lo sa e da qui nasce l’idea del progetto fotografico che Leica ha sposato in toto, mettendo anche a disposizione quattro fotografi che – anticipano gli allestitori della mostra – hanno realizzato un reportage di segni “rosa” da sabato del villaggio di leopardiana memoria in cui si attende con ansia la gara ciclistica più amata di sempre. Perché i grandi eventi hanno contrassegnato un’epoca, ma tra questi soltanto il Giro d’Italia ha segnato una comunità e un Paese, divenuti oggetto di interesse degli autori in mostra.
E, quindi, Giuseppe Nucci e Piero Percoco, docenti della Leica Akademie Italy, insieme a Clara Vannucci e Vincenzo Noletto, fotografi Certified by Leica, hanno vagato tra la gente in alcune delle tappe del Giro d’Italia 2024 (edizione che ha pure attraversato alcune delle più interessanti aree enogastronomiche dell’Italia) alla ricerca dei segni del rito, immortalandone i più classici e i più bizzarri, i più tradizionali e i più insoliti che nella mostra trovano la loro coerenza coniugando sapientemente passato e presente in un’esposizione di pregio curata da Maurizio Beucci, Senior Manager of the Global Leica Akademie. D’altronde è un legame a doppio filo quello che unisce il mondo del caffè di Faema sia al mondo della bicicletta che a quello della Corsa Rosa. Un legame che ha ripreso vita nel 2022 con il ritorno del brand come partner ufficiale del Giro d’Italia: una collaborazione che ha riacceso negli animi degli appassionati quell’antico amore che va avanti dai primi anni ’50 del secolo scorso e che racconta oggi l’evoluzione di un brand straordinario, innovativo e all’avanguardia in grado di regalare ai consumatori di tutto il mondo una coffee experience unica grazie a macchine sempre più sofisticare e, al tempo stesso, sempre più eleganti con il contributo di uno dei più iconici designer italiani, Giorgetto Giugiaro e a Italdesign. Con l’aggiunta di Leica Camera Italia, che ha scelto di abbracciare questo progetto fotografico sul Giro d’Italia per celebrare la bellezza e la passione che caratterizzano sia il ciclismo che la fotografia, si uniscono due marchi storici, ciascuno con una lunga tradizione di eccellenza e innovazione nei rispettivi campi, che permettono di catturare l’essenza e l’emozione della competizione ciclistica più amata d’Italia, raccontando storie uniche attraverso l’unicità degli obiettivi Leica. Un’opportunità per esplorare nuove prospettive visive e creare un legame ancora più forte tra la cultura sportiva e l’arte fotografica; e, perché no, anche l’opportunità di fare conoscere meglio aree della Penisola che non sempre sono adeguatamente presenti negli itinerari turistici e negli eventi organizzati per mostrare il ricco patrimonio enogastronomico del Paese.