C’è fermento in Val d’Illasi. Da qualche anno a questa parte sono molte le realtà del territorio che hanno iniziato a investire su questa valle che si trova una ventina di chilometri a est di Verona. Il desiderio è quello di farla diventare la meta turistica che merita di essere, per tutto quello che ha da offrire, dal punto di vista paesaggistico, enogastronomico e storico. La valle nasce ai piedi del monte Carega e si allunga a sud per circa 40 chilometri fino alla pianura Padana, offrendo una grande varietà di climi e paesaggi che spaziano dalla pianura, alla collina, alla montagna vera e propria. Prende il nome da Illasi, piccolo paesino vegliato da un romantico castello medievale. La posizione, il clima e il suolo fanno sì che sia da sempre una zona estremamente vocata alla produzione di vini straordinari, primi fra tutti i grandi rossi della Valpolicella. Non a caso, la Val d’Illasi si presenta come un grande giardino vitato, punteggiato di cantine.
Tra queste, proprio a Illasi, c’è la Cantina Sabaini, azienda storica, nata negli anni ’30 con circa 100 ettari vitati di proprietà. Riccardo e Alberto, i figli di Adolfo e Mirca, sono da poco entrati in azienda e, dopo aver creato lo scorso anno un nuovissimo wine shop per proporre i loro vini e per ospitare eventi e degustazioni, hanno ora avviato un progetto di valorizzazione che parte ovviamente dalla cantina di famiglia e si estende al territorio. “Ci siamo resi conto – spiega Riccardo Sabaini, il maggiore dei due fratelli – che la Val d’Illasi, per quel che riguarda il turismo, ha un potenziale immenso perché, oltre a essere un’importante zona vinicola, è anche molto bella dal punto di vista paesaggistico e si trova in una posizione strategica, perché è vicina a Verona, al borgo medievale di Soave, a Vicenza e ai Monti Lessini, tanto per citare alcune destinazioni limitrofe interessanti. Negli anni sono stati fatti alcuni timidi tentativi di valorizzazione turistica, ma bisogna fare di più. Fortunatamente adesso vari player del territorio – cantine, hotel, ristoranti, frantoi – si stanno muovendo per rilanciarlo ed è un bene: le sinergie sono importantissime”.
Per riunire in un’unica esperienza il vino e la bellezza del territorio, i Sabaini hanno deciso di puntare sulle due ruote, avviando una collaborazione con Km Experience di Mauro Finetto che, dopo più di 20 anni in sella di cui 13 da ciclista professionista, ha dato vita a questo progetto di turismo in e-bike che gli permette di unire e di mettere a frutto la grande esperienza acquisita su due ruote e la sua profonda conoscenza del territorio veronese. Oltre a fornire le mountain bike elettriche biammortizzate di ultima generazione e tutta l’attrezzatura necessaria, Km mette a disposizione guide mountain bike specializzate che accompagnano i turisti lungo tutto il percorso e, su richiesta, anche un servizio di navetta-transfer dalla struttura ricettiva al punto di partenza del tour in bici e ritorno. “Forse anche a causa della pandemia – continua Sabaini – ci siamo resi conto che le persone hanno voglia di spazi aperti, di orizzonti ampi, di respirare aria buona in mezzo alla natura e di stare insieme. Le mountain bike elettriche ci sono sembrate il mezzo perfetto, perché permettono a tutti, anche ai meno atletici, di vivere un’esperienza immersiva del territorio tra vigneti, olivi e ciliegi, percorrendo distanze e raggiungendo luoghi che altrimenti sarebbero fuori portata. Offriamo diversi pacchetti enoturistici, tutti prevedono di trascorrere alcune ore piacevoli in sella e di concludere poi l’esperienza in cantina, con la degustazione dei nostri vini abbinati a prodotti tipici locali. Siamo molto soddisfatti perché il progetto sta andando bene, abbiamo tanti turisti anche dalla zona del Lago di Garda e ci auguriamo di attrarne sempre di più”.