“No alle guerre commerciali. Obiettivo dazi 0”. Questo in sintesi il pensiero del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, intervenuto in videocollegamento al Vinitaly mentre si trovava in Lussemburgo a discutere della questione dazi. A fare gli onori di casa il presidente di Veronafiere Federico Bricolo. Con lui il presidente di Ice Matteo Zoppas. Bricolo ha un po’ raccontato a Tajani i numeri di questa edizione di Vinitaly, lasciando poi campo libero al vice-premier. “Ho illustrato la posizione italiana – ha detto Tajani – e c’è una certa convergenza degli altri paesi. L’obiettivo è quello di non scatenare una guerra commerciale, ma ci vuole tanto dialogo”. Tajani cita Jean-Claude Juncker, l’ex presidente della commissione europea: “Lui aveva un sogno: zero dazi americani e zero dazi europei – dice – cioè avere questo grande spazio libero di mercato di scambio fra Europa e America. Penso sia ancora possibile. Basta lavorare a schiena dritta senza posizioni arrendevoli”.
Ma poi il ministro aggiunge quella che è la vera notizia: si sta lavorando a una lista di prodotti agricoli americani (pare una ventina) a cui saranno applicati dei dazi. “In consiglio europeo c’è stata la scelta di scongelare una vecchia lista di prodotti americani a cui applicare le sanzioni – dice – Si dovrebbe trovare la quadra tra oggi e domani. Abbiamo chiesto di escludere da questa lista i whisky”. In questo momento, però, le imprese non possono stare serene: “Noi siamo d’accordo ad abbattere le barriere tariffarie – dice Tajani – che creano sicuramente dei problemi alle nostre aziende. Ma serve esplorare anche nuovi mercati per permettere loro di recuperare quanto perso nel mercato statunitense. Sono certo che sarà utile la missione negli Stati Uniti del presidente Giorgia Meloni”. Tajani in chiusura svela un po’ la strategia (italiana o europea?): “Potremo continuare il nostro export in America se capaci di investire proprio negli Stati Uniti – dice – e comprare da loro per equilibrare la bilancia dei pagamenti. Il momento è certamente difficile, ma non dobbiamo perdere la testa”.