Sabato 8 e domenica 9 la prima festa delle sementi con degustazioni, cooking show, talk sui grani antichi siciliani, birra e pasta siciliana Dop, danze folkloristiche. Il 6 luglio la presentazione e un momento di approfondimento al Palazzo del Principe di Camporeale.
Un’occasione per scoprire le antiche pratiche agricole tramandate di generazione in generazione dai maestri panificatori, pastai e chef racconteranno le tecniche in un percorso immersivo all’interno di tutta la filiera, partendo dal campo fino ad arrivare al prodotto finito. Tutto questo è previsto nel programma di “Triticum”, La festa delle sementi, alla sua prima edizione organizzata ideata e voluta dalla Pro Loco di Camporeale con l’obiettivo di valorizzare e tutelare i grani antichi in un territorio, quello dell’Alto Belice ad alto potenziale per la presenza di prodotti agricoli legati al mondo delle semine, materie prime d’eccellenza e una lunga tradizione culinarie ad essa legati. L’evento, patrocinato dal Comune, si terrà sabato 8 e domenica 9 luglio a Camporeale, in provincia di Palermo e prevede degustazioni, cooking show, danze folkloristiche, momenti di approfondimento. L’ingresso è gratuito con ticket per consumazioni di cibo e degustazioni di vino presso l’enoteca del Baglio. Il week end di festa sarà preceduto giovedì 6 luglio alle 17, a Palazzo del Principe a Camporeale, da un pomeriggio di approfondimento, aperto al pubblico, con dei talk moderati da Fabrizio Carrera, direttore Cronache di Gusto e curati dalla Cia Sicilia Occidentale, partner tecnico della manifestazione. I temi trattati spazieranno dalla pasta siciliana Dop, alla birra 100% siciliana e i grani antichi siciliani. Seguirà un aperitivo con le eccellenze del territorio dell’Alto Belìce a cura dello chef Salvo di Cara presso la terrazza dell’Enoteca del Baglio.
A Camporeale la prima edizione di Triticum, al centro cereali e legumi
In Sicilia ancora oggi i grani antichi e altri cereali ricoprono un ruolo importante per la cultura e l’economia. Un’isola da sempre fertile in virtù delle particolari condizioni favorevoli e che nella storia ha avuto un ruolo fondamentale: sin dai tempi degli antichi romani che la utilizzavano per la monocoltura cerealicola, divenendo il “granaio del popolo romano”.
Secondo Benedetto Alessandro, presidente Pro Loco Camporeale, “occorre fare una maggiore informazione e formazione, affinché questo settore possa svilupparsi e godere di una crescita sempre maggiore”. Inoltre, ci sono anche dei benefici legati alla salute: è stato dimostrato che i grani siciliani hanno caratteristiche uniche dal punto di vista organolettiche e conferiscono benefici alla salute. In particolare, tra le varietà autoctone, i grani antichi siciliani sono apprezzati per l’alta digeribilità, valore proteico e ridotto contenuto di glutine.
“La dop-economy rappresenta un comparto strategico da tutelare e valorizzare” ha dichiarato il presidente Camillo Pugliesi di Cia Sicilia Occidentale, che ha iniziato
un programma di valorizzazione del territorio e delle sue produzioni, affiancando e sostenendo le imprese agroalimentari in questo percorso”.
Il programma completo delle varie attività è consultabile sulle pagine social “Triticum La Festa delle Sementi” su Facebook e “Triticumfest” su Instagram.
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