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Eventi e iniziative

L’Etna riscopre i vitigni reliquia: la degustazione al Vinitaly

07 Aprile 2025
La degustazione sui vitigni reliquia dell’Etna al Vinitaly La degustazione sui vitigni reliquia dell’Etna al Vinitaly

Teribile, Zzinnèuro, Virdisi, Vispara, Barbarossa, Madama nera, Madama bianca, Minnella nera, Bianchetta, Moscatella nera. Sono i nomi dei vitigni reliquia della zona del territorio etneo. 

Un progetto dell’Università di Catania partito 20 anni fa e che al Vinitaly viene presentato dalla professoressa Elisabetta Nicolosi: “È stato fatto un recupero di vitigni autoctoni nel territorio dell’Etna nei tre versanti vitati e abbiamo trovato pochi ceppi di ognuno. Sono stati conservati nel campo di osservazione e li abbiamo caratterizzati dal punto di vista genetico. Abbiamo anche provato a capire come si comportavano dal punti di vista enologico. Ne abbiamo parlato con l’Irvo e con il Consorzio Consorzio Etna Doc provando a re-immettere i vitigni nella zona. Abbiamo così chiesto alle aziende del Consorzio e c’è chi ha creduto”.

Un progetto che parla di entusiasmo, con l’invito alle aziende a crederci e a piantare queste varietà. “Abbiamo avuto belle sorprese – dice Antonio Sparacio, dirigente Irvo – e ci siamo occupati della trasformazione delle uve, il frutto non è stato maltrattato. Sono vini diversi rispetto ai classici dell’Etna ma penso che l’espressione più autentica arrivi dai rossi. Il grosso problema che abbiamo adesso è quello delle quantità. Le centelliniamo per dare una diffusione massima soprattutto ai produttori”. 

La prospettiva? Sembra che ci sia una corsa alla riscoperta. Il lavoro è lungo ma dall’università ci credono così come i giovani.

La degustazione:

Barbarossa 2024 – Al-Cantàra (vendemmia 12 settembre): al naso profumato con frutti rossi. Note fresche al naso e in bocca. 

Minnella Nera 2024 – Cantine di Nessuno (vendemmia 20 mesi): Vino leggermente più strutturato rispetto al primo. Presenza di frutti rossi, più lungo in bocca, complesso. 

Madama Nera 2024 – Santa Maria la Nave (vendemmia 20 settembre): a 800 metri sul livello del mare. Vitigno particolare con un grappolo grosso. Molto più strutturato e più complesso. È quello più gradevole e vicino ai vini a cui siamo abituati. Si sentono maggiormente i frutti rossi.

Moscatella Nera 2024 – Al Cantàra (vendemmia 12 settembre): uVitigno antico utilizzato nel territorio con aromaticità. Hanno resistenza al cambiamento climatico tutte le varietà. Più sapidità e una bella complessità sia al naso che al palato. Una buona durata e resistenza nel tempo.