Inizierà lunedì 3 febbraio alle 16.00 presso il Sal di Catania, in via indaco 23, il gemellaggio tra Etna e Barolo dedicato ad approfondire i temi che riguardano lo stato di salute attuale del mondo del vino.
Un incontro riservato agli addetti ai lavori, produttori e giornalisti, per affrontare un ragionamento comune ai due territori sul futuro dei “Fine Wines” di cui entrambi sono testimonial e nota espressione della vitivinicoltura italiana.
Una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Michela Giuffrida e presieduta dagli esponenti delle due denominazioni che si confronteranno con intuito e analisi necessarie, in un momento di congiuntura in cui emergono criticità per la diminuzione del consumo di vini. Al centro del dibattito non solo la perdita del potere d’acquisto del consumatore, in particolare dei giovani, e la recente politica europea con trend ostili al mondo del vino, ma anche un focus sull’avvento dei vini dealcolati e “low-alcol” e il timore di subire le limitazioni imposte dal nuovo codice della strada e i dazi dal mercato statunitense.
Un momento di consapevolezza che vuole sottolineare l’oggettiva qualità, la capacità di suscitare emozioni e curiosità, e la sostenibilità economica, ambientale e sociale, del vino nonché la sua importanza nell’economia circolare della nostra Nazione.
Dopo la trasferta di novembre scorso, in territorio delle Langhe, onorando l’invito della Strada del Barolo, Grandi vini di Langa e della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, il Consorzio, ospiterà a Catania e sull’Etna i colleghi “Barolisti”.
Tre giorni, dal 3 al 5 febbraio, durante i quali i produttori dialogheranno e si confronteranno tra tavole rotonde, degustazioni e tour sul territorio vulcanico. Le date scelte per questo gemellaggio sono state ispirate del desiderio di consentire agli ospiti di entrare nell’atmosfera generata dalla nota festa di Sant’Agata, patrona della Città di Catania, e di poter godere appieno della naturale bellezza di un’Etna innevata e ricca di storia e biodiversità.
Un gemellaggio, questo, che prelude a future occasioni di collaborazioni e incroci di visione tra i due territori simbolo del sistema vitivinicolo nazionale.