La dieta mediterranea come patrimonio da preservare e valorizzare è stata al centro dell’incontro “Educare al Gusto della Sana Vita” realizzato nell’ambito del progetto realizzato da Ats – Associazione Temporanea di scopo. Il progetto Educare al gusto della sana vita è finalizzato a promuovere corretti stili di vita e sane abitudini alimentari attraverso la conoscenza e la sperimentazione del modello culturale della Dieta Mediterranea (varietà, biodiversità, filiera corta, stagionalità, sostenibilità e nutraceutica). Un ruolo importante è svolto dalle diffusione del materiale che è stato creato dall’Idimed – Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea, tra cui ” Vademecum della Dieta Mediterranea – consigli pratici per vivere una sana vita” che individua gli alimenti che hanno una azione di protezione nei confronti della salute umana e dell’ambiente.
Obiettivi del progetto
Il progetto mira a creare un sistema integrato di interventi capace di promuovere qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza. Con l’obiettivo di prevenire, eliminare e ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali, condizioni di non autonomia e mancanza di accesso alle informazioni.
I pranzi sociali
“Tra le tante attività in progetto, ì pranzi sociali rappresentano, sicuramente, quelle con maggiore appeal poiché danno l’opportunità di gustare prodotti locali di altissima qualità, opportunamente raccontati dai titolari delle aziende in cui nascono – racconta Francesca Cerami, direttore di Idimed – Non esiste modo migliore per raccontare il territorio che conoscerlo attraverso ì suoi prodotti raccontati da chi con dedizione e abnegazione lavora ogni giorno la terra e la cura e custodisce come un gioiello prezioso. Abbiamo voluto organizzare nove “pranzi sociali”, ovvero momenti di aggregazione comunitaria centrati sulla cultura locale, le produzioni agroalimentari del territorio e i piatti tipici in modo che tutte le province e le relative comunità siciliane potessero valorizzare le proprie eccellenze locali”. Il pranzo che si è svolto presso l’osteria del Sanlorenzo Mercato di Palermo, è stato preparato con la collaborazione dei cuochi dell’Associazione Cuochi Siciliani e della Lady Chef ed è consistito in bruschette realizzate con grani antichi siciliani, con patè di pomodori secchi; un primo con la pasta del pastificio Vallolmo condito con ì broccoli, tipico della tradizione siciliana, dulcis in fundo, per dessert il Biancomangiare, dolce di antica memoria, di origine conventuale.
Il libro “Buono da Pensare, buono da Mangiare”
L’incontro è stato anche l’occasione per assistere alla presentazione del libro “Buono da Pensare, buono da Mangiare” del professore Alberto Firenze, medico chirurgo, che spiega come coniugare il gusto con la dieta mediterranea. Il testo, infatti, ha l’ambizione di informare che una sana alimentazione non sacrifica il gusto e conserva intatto il piacere della tavola. Una pubblicazione che racconta la Sicilia sia attraverso le tradizioni culinarie locali che attraverso la ricchezza della biodiversità dei suoi ingredienti. Alcune ricette contengono, inoltre, un codice QR attraverso il quale sarà possibile scaricare e visionare tutti ì passaggi legati alla realizzazione della ricetta con un video- tutorial che ne descrive accuratamente la preparazione.