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Eventi e iniziative

Ebioscart Plus viene presentato al Vinitaly: “Con le bucce di fico d’India possiamo aiutare anche il settore del vino”

07 Aprile 2025
Carmelo Danzi, innovation broker Ebioscart Plus Carmelo Danzi, innovation broker Ebioscart Plus

Ebioscart Plus è stato presentato al Vinitaly di Verona. Si tratta del progetto di economia circolare che valorizza gli scarti del fico d’India. Un’iniziativa guidata dall’innovation broker Carmelo Danzi che punta a trasformare i residui di questa pianta simbolo del Sud Italia in risorse utili per l’agricoltura, la cosmesi e il packaging sostenibile. 

Al Vinitaly, il progetto ha mostrato come bucce, semi e pale di fico d’India possano diventare biocomposti e materiali innovativi. Ebioscart Plus si inserisce in un modello virtuoso che riduce gli sprechi e crea nuove economie locali. 

Danzi ha sottolineato il valore della biodiversità mediterranea come leva per l’innovazione green. Il pubblico ha accolto con interesse le applicazioni pratiche presentate. Così Ebioscart Plus può diventare un ponte tra tradizione e futuro sostenibili.

Dopo Vinitaly la prossima tappa è il Senato: il 10 aprile 2025 sarà presentato durante una conferenza organizzata nella Sala Nassirya di Palazzo Madama. Il tema dell’evento, intitolato “La Sostenibilità Ambientale e l’Economia Circolare nelle Filiere Agroalimentari: Innovazione e Tradizione per un Futuro Sostenibile”, è stato promosso dal Senatore Salvo Pogliese, componente della 9ª Commissione al Senato.

“Il futuro delle filiere agroalimentari – dice Danzì – non può prescindere dall’integrazione di modelli di economia circolare che promuovano un uso più responsabile delle risorse naturali e riducano l’impatto ambientale. Il progetto Ebioscart Plus rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione possa andare di pari passo con la sostenibilità, creando soluzioni che non solo migliorano l’efficienza delle produzioni agroalimentari, ma anche valorizzano i sottoprodotti agricoli, trasformandoli in risorse per nuovi cicli produttivi. Questo è un passo fondamentale verso un’agricoltura più verde e più competitiva, capace di rispondere alle sfide globali senza compromettere il nostro patrimonio ambientale”.