La seconda giornata di Contrade dell’Etna 2024 è dedicata agli assaggi dei vini del territorio. I wine writer di Cronache di Gusto Titti Casiello e Federico Latteri hanno assaggiato alcuni dei nuovi vini presentati da alcune delle cantine presenti. Qui l’elenco dei migliori assaggi.
Etna Bianco Doc Vico 2021 – Tenuta Bosco
Dal versante sud-ovest, nel comune di Biancavilla, Sofia Ponzini porta avanti un progetto che accarezzava da tempo. Un Carricante in purezza, da vecchie viti situate a c.a. 800 metri s.l.m., le cui uve vengono selezionate direttamente in piante all’atto della vendemmia e vinificate solo in acciaio. Un en primeur la cui data sul mercato è ancora incerta, ma il calice si connota già di un ineffabile certezza olfattiva fatta di polline, di ginestra e di pesca bianca. Il sorso entra con calma, si aggrappa alle pareti e termina in una chiosa di perfetto equilibrio gustativo.
Boato della terra 2022 – Controcorrente
Nino Calì e i suoi vini, tutti frutto di fermentazioni spontanee, sono il richiamo più autentico della terra etnea. Come la sua new entry, un vino da contrada, Moganazzi, che fermenta in mastelli dopo 14 giorni di macerazione e il calice profuma di lava e di frutta scura. Un olfatto profondo e austero, quanto il sorso, dalla beva voluminosa e precisa e dalla trama tannica in attesa di definizione. Di grande prospettiva.
Virgola Bianco 2023 – Vini di Luca
Ci sono voluti 8 anni per recuperare quel pezzo di terra situato in Contrada Zottorinotto. Luca, insieme con suo zio, ha costruito con calma un impianto a quinconce di solo Carricante. Il vino fa solo acciaio ed è una delizia. Profuma di fiori bianchi e di zagara. Un sorso equilibrato che lascia una sensazione di lunga piacevolezza sul finale.
Etna Rosso Doc In Amphora 2022– Cantina Wiegner
La tradizione di Peter Wiegner, storico vignaiolo svizzero presente sull’Etna da oltre un trentennio si unisce all’innovazione del figlio, Marco. In Contrada Rampante, dopo 4 anni di sperimentazioni, un en primeur che uscirà tra qualche mese sul mercato. “Ma già oggi sento la terra lavica in questo calice” – dice Marco che, effettivamente sa di terra e di lapilli e poi di frutta scura e di mineralità. Un sorso che sa smussare il lato austero del Nerello di Rampante e gioca su una sferzata piacevolissima di freschezza e sapidità sul finale.
Etna Bianco Superiore Doc 2022 – Azienda di Rachele
Rachele ha tre anni e il suo viso stilizzato è disegnato su tremila bottiglie di Etna Bianco Superiore prodotte dal suo papà Rosario Raciti che nel 2014 ha ripreso le viti di famiglia situate a Milo, in contrada Salice. Dopo un anno in acciaio e uno in bottiglia il Carricante è introverso al naso, esprimendo tutta la sua verticalità olfattiva in retronaso quando in un palato dinamico, ricco di freschezza e di sostanza, arrivano rimandi al lime, alla mela verde e a leggeri sentori di frutta bianca.
Voragine 2022 – Vigne di Confine
“Ogni bottiglia ha la sua storia” dice Emanuele San Filippo che insieme a suo figlio Francesco ha dato vita a Vigna di Confine. Tre ettari al confine, appunto, tra il territorio di Biancavilla a destra e il comune di Altrano sulla sinistra. E così ogni bottiglia ha un colore diverso, dal blu, al nero, al rosso, al giallo in un calice che, dopo 6 mesi di affinamento in barriques di castagno (realizzate da un artigiano a Piedimonte Etneo), profuma di un frutto rosso denso e di note ferrose a richiamare la lava. Sorso pungente, con una beva leggera e dinamica.
Etna Bianco Doc 2023 – Dbe – De BARTOLI Etna
Con le mani in mano Renato De Bartoli non ci sa stare, se la sua neonata tenuta etnea è di soli pochi anni fa con un vigneto situato tra Solicchiata e Passopisciaro ( da qui una crasi che ha dato vita al nome della stessa tenuta: Solisciara), oggi è con Contrada Arrigo che il calice sembra letteralmente stupire. Perché se il versante nord è rosso per tradizione e vocazione, con un 70% di Carricante e un 30% di Cataratto De Bartoli sovverte gli stereotipi. Il suo bianco da contrada del nord profuma di Milo con una sensazione di apertura e verticalità olfattiva fatta di iodio, di vento, di sole e di timo. Tanto lungo e sottile il suo naso quanto ricco di sostanza il suo palato sostenuto da una freschezza e sapidità di magistrale equilibrio.
Etna Rosso Doc 2021 Borrigliona 211 – Neri
Vecchie viti pre-fillosera a metà strada tra Linguaglossa e Piano Provenzano. L’ultima novità nell’azienda Neri è un vino da Contrada che affina in barriques e riempie il calice tra note di rovo, sentori di macchia mediterranea e piccoli e concentrati frutti rossi. Morbidezza e avvolgenza gustativa in un sorso dalla trama tannica puntiforme e dalla lunga persistenza.