È Agrigento, Capitale italiana della cultura 2025, la città che ospiterà dal 26 al 29 giugno il 78esimo Congresso Nazionale Assoenologi, un evento che celebra per la terza volta la correlazione tra cultura gastronomica e vino.
Non è infatti la prima volta che Assoenologi sceglie una Capitale della Cultura per il suo incontro annuale. Prima è stata la volta di Matera nel 2018 e poi Brescia, che con Bergamo è stata Capitale nel 2023. Ma questa volta la città della Valle dei Templi assume una particolare rilevanza, in un anno in cui la Sicilia è anche la Regione europea dell’Enogastronomia.
“Abbiamo scelto Agrigento – ci dice Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi – perché rappresenta un connubio perfetto tra patrimonio culturale e patrimonio enologico. Il vino, da sempre elemento essenziale della nostra tradizione, trova in Sicilia una delle sue culle più ricche. Non solo è un prodotto di eccellenza, ma è anche un simbolo della nostra storia, fortemente radicato nel territorio e nella gastronomia”.
“Con il nostro Congresso – continua Cotarella – vogliamo promuovere un messaggio molto importante. Il vino non è solo una bevanda, ma un elemento che arricchisce la nostra cultura, le nostre tradizioni e la nostra esperienza sociale. Il Congresso diventa quindi un’occasione per mostrare alle nuove generazioni il valore del vino come parte integrante della nostra identità”.
Durante i quattro giorni dell’evento, si discuterà di innovazioni tecniche, normative e di come il settore vitivinicolo sta evolvendo, ma non solo. “Parleremo anche delle tradizioni enogastronomiche e delle nuove esperienze turistiche che uniscono il territorio e la cultura. Agrigento è il luogo ideale per riflettere sul legame tra la storia del vino e il suo futuro. Un incontro che non sarà solo un momento di aggiornamento tecnico, ma anche un’occasione per esplorare il ruolo fondamentale del vino nel nostro patrimonio culturale”.