La metà degli italiani, secondo una ricerca dell’Istituto Ixè, organizzerà un picnic all’aria aperta per accogliere la bella stagione – speriamo che arrivi presto – e lo farà scegliendo il gusto della tradizione e, cioè, l’intramontabile binomio pane e salame. A quanto pare, un rito che non passa mai di moda, visto che l’anno scorso, nel nostro Paese, 7,5 milioni di persone hanno preso parte a merende all’aria aperta durante la stagione estiva. D’altronde il picnic è il simbolo della bella stagione e della convivialità, da godersi all’aria aperta, magari su di una coperta ricolma di prelibatezze ed in buona compagnia. Spensieratezza, buon cibo e un contesto suggestivo en plein air sono gli ingredienti fondamentali di questo rito sempre di tendenza. E, quindi, quella del picnic è una lunga storia che intreccia gusto e natura, favorita dal clima mite e dai nostri invidiabili paesaggi, nonché dalla sensibilità tutta italiana verso il cibo di qualità. Un modo per godere del clima favorevole a contatto con la natura e gustarsi il cibo portato da casa preparato con ingredienti della tradizione, come, per esempio, il Salame Cacciatore Dop 100% italiana, prodotta con l’utilizzo di carni di alta qualità provenienti solo da suini nati e allevati in Italia, evidenzia Sara Margiotta, del Consorzio Cacciatore Italiano, che per raccontare la lunga storia del picnic ma, anche, per suggerire nuove idee, a Milano ha scelto una location di grande fascino sia sotto l’aspetto ambientale, sia per quanto riguarda il ricco patrimonio culturale italiano cioè, i Giardini della Triennale Milano, una delle mete artistiche da visitare appena si arriva nella metropoli lombarda. Qui, infatti, il Consorzio ha organizzato l’evento “Chic-nic”, dedicato alla merenda glamour e al connubio pane e salame, per celebrare la merenda all’aria aperta in tutte le sue sfumature. Per fare questo, è stato coinvolto un giornalista esperto di bon ton, Nicola Santini, che ha ricordato l’etimologia della parola “pic nic” – deriva dal francese e significa “spizzicare”, stessa radice della parola spagnola “picar” – che ci riporta ad un pasto fatto di ingredienti facili da trasportare e da mangiare, semplici ed essenziali, ma al contempo estremamente appaganti e conviviali. Ad ogni picnic che si rispetti, nella cesta di vimini non possono poi mai mancare pagnotte, baguette e dolcetti. A realizzarli per gli ospiti dell’evento, è stato Fulvio Marino, esperto di panificazione e amatissimo fornaio del programma di Raiuno “E’ Sempre Mezzogiorno”, che ha parlato di “rinascimento del pane”, ovvero del nuovo “valore” che negli ultimi anni viene attribuito a questo alimento senza tempo che può diventare, grazie alle sue infinte varianti, non solo un accompagnamento ma – se di estrema qualità – un vero e proprio protagonista delle nostre tavole. E Marino ha presentato svariate interpretazioni, tutte realizzate con lievito madre: di segale integrale con un buon livello di acidità perfetto per la dolcezza del Cacciatore Italiano, pane con frutta secca, con semi di girasole, zucca e lino e infine una variante realizzata con la farina di enkir. A riempire i panini di Marino in maniera sfiziosa, con combinazioni inedite e stuzzicanti, ci ha pensato Daniele Reponi, un po’ salumiere, un po’ oste, considerato all’unanimità il re del panino. Non è mancato il punto di vista medico, offerto da un’autorità del settore, il medico nutrizionista Nicola Sorrentino, che ha suggerito i giusti elementi per rendere la merenda all’aria aperta leggera e sostenibile, senza perdere di vista la convivialità del momento. A tal proposito Sorrentino ha rammentato che il Salame Cacciatore “ricco di proteine nobili di facile assimilazione, contiene amminoacidi e tutte le vitamine del gruppo B; la metà dei grassi in esso contenuti sono grassi monoinsaturi, i cosiddetti grassi buoni”, tanto da ritenerlo di “una bontà incredibile”.