Una festa del grano contemporanea, dove alla parte conviviale fatta di canti, amicizia e cibo buono vengono accostate visite ai campi, approfondimenti sul cambiamento climatico e storie di agricoltura sostenibile. Si tratta di “Bread Religion”, una iniziativa organizzata da Farine Petra e dall’associazione Simenza, che si terrà domenica 11 giugno dalle 15:30 fino alla sera, alla Masseria Mandrascate a Valguarnera, in provincia di Enna. Fulcro della giornata è il grano tenero evolutivo, nonché l’“adozione” di un raccolto e della sua farina, da parte di privati ed esercenti.
“L’evento coinvolge produttori di grano, un mugnaio, pizzaioli gourmet e panificatori, che hanno fatto squadra per produrre la materia prima, trasformarla e portarla a tavola, ma non solo, l’obiettivo è anche contribuire a creare una economia più giusta – spiega Giuseppe Li Rosi, agricoltore, presidente dell’Associazione Simenza e custode della popolazione di grano tenero che porta il nome siriano del fiume Eufrate, Furat – per omaggiare la grande biodiversità di quell’area. Questo grano infatti è un miscuglio di duemila varietà di frumenti teneri, centinaia di incroci provenienti dalla Siria che hanno trovato nell’ennese un terreno ideale”. Questa, infatti, è la principale caratteristica del grano evolutivo, la sua capacità di adattamento: “In un campo di grano ordinario e omogeneo, dagli incroci non nasce nulla di nuovo, in questo caso invece gli incroci producono una continua nascita di varietà diverse; alcune muoiono, altre nascono, altre ancora si ambientano, quindi il campo e il suo grano si evolvono e si adattano come un liquido nel contenitore e la farina ogni anno è diversa”, conclude Li Rosi.
Nell’ambito di questa iniziativa si inserisce anche il progetto “Adotta un raccolto”, ovvero la possibilità per privati e professionisti di prenotare la semina in anticipo, visitare la particella di terreno adottata, seguirne lo sviluppo tramite un diario di coltivazione, video e immagini e infine ritirare le farine, racchiuse in sacchi con il nome di chi ha adottato quel lotto. Un modo per far toccare con mano ai consumatori tutti i passaggi della produzione, coinvolgerli e far conoscere loro le origini della propria farina. Il programma: si apre alle 15:30 con l’intervento di Chiara Quaglia e Piero Gabrieli, ideatori del progetto Bread Religion, sull’agricoltura sostenibile costruita su prezzi remunerativi per i contadini. A seguire Giuseppe Li Rosi, agricoltore, custode della popolazione Furat tenero Li Rosi e presidente dell’Associazione Simenza, insieme ai genetisti Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando e all’agronomo Cristiano Cocci, parleranno di “scelte alimentari consapevoli e autonomia dei contadini: il caso del grano tenero evolutivo; perché la coltivazione delle popolazioni evolutive difende la biodiversità, ci aiuta ad affrontare il cambiamento climatico e mette d’accordo cibo e salute”. Alle 16:30 Luca Giannino, coordinatore di Adotta un raccolto, approfondirà le motivazioni per le quali questo progetto contribuisce a creare una filiera di valore al passo coi tempi, che coinvolge anche i consumatori. Con lui gli autori di lievitati da forno Gabriele Bonci, Pierangelo Chifari, Mirko Petrocci e Pina Toscani. Alle 17.30 visita sul campo delle popolazioni di grano tenero adottate per la macinazione su misura di Petra Evolutiva e poi, alle 21:00, la Festa del grano.