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Benvenuto Brunello 2023, svelata l’annata 2019: ecco i nostri migliori assaggi

19 Novembre 2023
Immagini da Benvenuto Brunello 2023 Immagini da Benvenuto Brunello 2023

Molte le aspettative per l’edizione 2023 di Benvenuto Brunello, la rassegna dedicata all’anteprima del celebre vino toscano che quest’anno vedeva protagonista l’annata 2019, presentata in degustazione ai giornalisti della stampa di settore italiana ed estera. Dopo il 2017 e il 2018, due millesimi per ragioni diverse molto complicati con aspetti non sempre positivi poi messi chiaramente in luce nei vini, nel 2019 l’andamento climatico nel complesso regolare ha permesso di ottenere una maturazione lenta e ottimale delle uve che presentavano un perfetto stato fitosanitario. Le nostre degustazioni hanno evidenziato in molti casi profili fini ed equilibrati con quadri aromatici intensi e tannini di qualità, cosa che ci permette di affermare che il 2019 è senza dubbio una buona annata per il Brunello di Montalcino. Probabilmente non sarà ricordata come una di quelle top in assoluto, ma sicuramente ha fornito risultati positivi con tanti vini buoni che si distinguono per finezza, armonia, precisione, buon equilibrio e una bella espressività e che, pur non raggiungendo i livelli dei 2016, per alcuni aspetti ricordano proprio questo fantastico millesimo.

Volendo andare un po’ più in fondo, bisogna parlare anche di stile, di come l’annata è stata interpretata dai produttori. A Montalcino si sta andando sempre più verso l’eleganza con vini più esili e freschi, ottenendo spesso risultati davvero interessanti, ma anche perdendo nerbo e personalità in diversi casi. A questo si aggiunge poi il tenore alcolico sicuramente non basso e, qualche volta, il riscontro di note vegetali e/o tannini un po’ verdi, elementi che fanno pensare a maturazioni non proprio ideali. Dettagli, si, ma comunque importanti per un vino come il Brunello di Montalcino che rappresenta una delle massime espressioni della produzione italiana e per questo non può essere semplicemente “buono”, ma offrire sempre e comunque qualcosa di speciale. In ogni caso, tirando le somme, il 2019 ci ha regalato tanti vini piacevolissimi, mostrando ancora una volta il valore di un terroir di sicuro pregio e la bontà del lavoro di molte aziende.

Di seguito i migliori Brunello di Montalcino 2019 da noi assaggiati con alcune note descrittive sui vini che riteniamo ai vertici della tipologia (indicati con “standing ovation”):

Casanuova delle Cerbaie
Finemente ematico al naso, in bocca è agile e ben articolato grazie alla buona acidità e al notevole slancio. Sferzante, regala grande freschezza ed energia. Compatti e molto ben estratti i tannini. Darà piacevoli sensazioni, soprattutto agli amanti dei profili dinamici. Standing ovation

Fuligni
C’è poco da fare, Fuligni è sempre un’espressione classica, uno stile senza tempo che sa come affascinare. Tutto improntato su chiaroscuri, a tratti sembra volersi concedere, a tratti no. E’ completo e armonico, dall’acidità ai tannini, alla correttezza di un quadro aromatico variegato e territoriale. Sarà molto interessante seguirlo nel tempo. Un Brunello signorile. Standing ovation

Gorelli Giuseppe
Intensità, pulizia e nitidezza dei profumi per un naso che appare giocato tra la frutta rossa e note edi fiori leggermente appassiti. Al palato è fresco e disteso in ingresso per poi trovare consistenza in una trama tannica tanto presente quanto rifinita. Lunghissima la chiusura. Terroir e vinificazione sapiente. Standing ovation

La Fortuna
E’ inizialmente un po’ riservato al naso, dove si muove più su toni scuri, floreali e fruttati. In bocca si registra un entusiasmante cambio di passo assolutamente privo di esitazioni con struttura, nerbo, intensità, tannini fitti e levigati e notevole persistenza. E’ arioso e nello stesso tempo compatto. Perentorio. Standing ovation

Mastrojanni – Vigna Loreto
E’ un vino dal piglio deciso con un frutto maturo accompagnato da cenni balsamici, seguito da un palato multidimensionale che fa leva su una viva acidità, tannini rifiniti e notevole lunghezza, regalando un’esperienza gustativa soddisfacente. Crescerà ancora. Standing ovation

Poggio di Sotto
E’ appena austero all’olfatto con il frutto ben delineato, un tocco floreale e un cenno ferroso. In linea con il naso, il sorso è fine, preciso nella progressione e dotato di tannini fitti e vellutati che incidono con garbo nel segno della giusta misura. Molto lungo e leggermente sapido il finale. Un continuum di eleganza. Standing ovation

Salvioni-La Cerbaiola
Si caratterizza per profumi di frutta rossa e scura, affiancati da leggere note ematiche, chiara espressione di terroir. Tutto in un bouquet fine e armonico che mostra una buona maturità, mantenendo però anche notevole compostezza. Al palato è fresco, energico, incisivo, sapido e lunghissimo. Fitti e ben presenti i tannini. Materia ed energia per un assaggio che non si dimentica. Standing ovation

Ci sono piaciuti anche i Brunello di Montalcino 2019 di Argiano, Canalicchio di Sopra (annata e Vigna Montosoli), Capanne Ricci Tenimenti Ricci, Cerbaia, Collemattoni, Gianni Brunelli, La Casaccia, La Gerla (La Pieve), La Togata (La Togata e Seconda Stella a Destra), Ridolfi (Donna Rebecca) e Tiezzi (Vigna Soccorso). In degustazione anche i Rosso di Montalcino di due diverse annate: tra i 2022 abbiamo apprezzato Mocali e Patrizia Cencioni, tra i 2021 Fattoria dei Barbi e Lisini.