La kombucha prodotta in Italia – per la precisione da Legend Kombucha, a Verona – è ormai lanciatissima nella conquista di ristoratori, bartender e consumatori. Tant’è che a Milano l’azienda veronese ha già lanciato il format “Le Cene Leggendarie” per far scoprire la versatilità dell’“antico tonico orientale” in speciali abbinamenti studiati per esaltarne le proprietà benefiche e il gusto unico. Legend Kombucha, con una produzione non microfiltrata e non pastorizzata, partendo da Al Mercato Steaks and Burges, insegna di riferimento della ristorazione milanese per la carne di qualità, ha programmato di organizzare una serie di appuntamenti durante i quali poter degustare l’antica bevanda in accompagnamento a diverse tipologie di piatti – dalla cucina mediterranea a quella asiatica – e in differenti occasioni di consumo – dalla colazione al brunch fino al dopocena. Al debutto del formato, Al Mercato, per esempio, sono stati proposti piatti di ispirazione orientale come il Sashimi di Salmone su letto di cavolo cappuccio in citronette, zenzero rosa marinato, salsa yuzu e sesamo al wasabi accompagnato da Legend Kombucha Ginger Bomb; la Fish&Vegetables Tempura con gamberi, calamaretti e fiori di zucchina fritti in pastella di riso accompagnati da salsa tartara e serviti con Legend Kombucha Pome Granade; la Tartare di Wagyu condita con uovo di quaglia, caviale, fiori eduli, melissa e dressing allo yuzu accompagnata da Legend Kombucha Mockito; la New York Strip, bistecca di controfiletto servita con purè Robuchon e jus di manzo, abbinata al gusto naturale accompagnato da Legend Kombucha Original Blend.
Possiamo dire che è stato un debutto in grande stile, con proposte perfettamente in sintonia con la bevanda che nel 221 a.C., quando fu bevuta la prima volta alla corta dell’imperatore Qin Shi, per le sue proprietà benefiche, fu subito chiamata elisir di lunga vita, ha raccontato Fabio Renzetti che innamoratosi dell’antico tonico orientale prodotto a Verona, ha lasciato il mondo della moda per impegnarsi ad incentivare il consumo di questa bevanda che per dirla nel modo più semplice, è una miscela di foglie di tè, zucchero e Scoby (Cultura simbiotica di batteri e lieviti) che durante il processo di fermentazione naturale digerisce lo zucchero e trasforma il tè in un tonico effervescente, dal gusto agrodolce, ricco di acidi organici benefici, minerali e antiossidanti naturali come i polifenoli. Renzetti è stato brillante nel raccontare l’antico tonico ma, anche, a presentare chi ha avuto l’idea di produrla da noi. Cioè, Stefano Zamboni, veronese che ama molto gli Stati Uniti dove ha vissuto anche da piccolo per tornarvi per lavoro tra il 2015 e il 2017. Quando decide di lasciare la multinazionale per la quale lavora, si trasferisce a New York dove inizia a frequentare le sale da tè cinesi dell’East Village. Ma l’incontro con la kombucha avviene in California passando da uno scetticismo iniziale alla definitiva folgorazione, tanto da decidere da produrla in Veneto, cominciando la fermentazione nella casa della nonna per poi fondare Legend Kombucha, nel 2019. A lui si associa Ettore Ravizza, una laurea alla Bocconi di Milano e un passato da imprenditore nel settore biomedicale. Anche lui si trasferisce negli Stati Uniti, iniziando un importante percorso di sviluppo di attività industriali. Rientrato in Italia, durante la pandemia, diventa Business Angel e fondatore di alcune startup innovative nei settori dell’intelligenza artificiale e delle bioplastiche. Incontra Stefano quasi per caso, incuriosito dalla voglia di assaggiare una kombucha (che spesso aveva visto sugli scaffali degli store americani) finalmente italiana. Entusiasta del prodotto, trova in Stefano e nella sua Legend Kombucha un nuovo progetto in cui credere e da sviluppare ed anche una nuova storia da raccontare, ha sottolineato Renzetti prima di spiegare cos’è la bevanda prodotta da Legend Kombucha, che segue la ricetta ancestrale di 2000 anni fa.
La base utilizzata, uguale per tutte le kombucha, è composta da un blend di tre tipi di tè verde e uno di tè nero, tutti biologici, per poi essere aromatizzata a seconda del gusto finale conferito. Il composto zuccherato viene fatto fermentare con l’aggiunta di una coltura di batteri e lieviti definita Scoby (Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast), simile al lievito madre, che trasforma il tè in un tonico dal sapore agrodolce, dal basso contenuto di zuccheri e dalle proprietà benefiche aggiunte: acidi organici, minerali e antiossidanti naturali quali i polifenoli e gli aminoacidi. Legend Kombucha è l’unica azienda italiana ad utilizzare Scoby biologici e prolungare la fermentazione, facendo delle 14 referenze di Legend Kombucha un’alternativa salutare ed artigianale alle bevande zuccherate ed alcoliche. Tant’è che la kambucha ha conquistato il mondo dello sport, dello yoga e del benessere in genere. Dal 28 novembre e fino a sabato 2 dicembre, intanto, è in programma il secondo appuntamento del format “Cene leggendarie”, presso Issei Rooftop, la nuovissima terrazza del Radisson Collection Hotel (via Santa Sofia 37, tel. 02 36213270, Milano) specializzata in cucina Nikkei, espressione dell’unione tra la cultura giapponese e quella peruviana. Al cocktail bar saranno servite quattro signature drink realizzati per l’occasione con Legend Kombucha come ingrediente principale: tra gli altri, il “Rosita Highball”, un mix di Tequila Blanco, Nettare d’Agave, lime e Legend Kombucha Strawberry Fields, e l’“Ameri-Ginger Bomb”, a base di aperitivo Mix, vermouth blend e la speziata Legend Kombucha Ginger Bomb, abbinati a proposte food tra le quali Bao alla Pancia di Maiale e Ceviche di Ricciola servita con salsa “Leche de Tigre” arricchita con Legend Kombucha Mockito.