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Eventi e iniziative

A Vercelli sarà eletto il miglior sushiman del Paese nell’Italy Sushi Cup

27 Febbraio 2025
Italy Sushi Cup Italy Sushi Cup

Italia sempre più internazionale. Ed è per questo che il prossimo 28 maggio, a Vercelli, sarà eletto il miglior sushiman del nostro Paese. 

La giornata farà da sfondo alla prima edizione dell’Italy Sushi Cup, la competizione organizzata da AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi) e vedrà affrontarsi alcuni tra gli chef più esperti e rinomati nell’arte del sushi in Italia. Al vincitore, l’onore di rappresentare per la prima volta il tricolore in occasione delle finali mondiali del World Sushi Cup 2025 di Tokyo che si terranno il prossimo agosto. 

Nata nel 2014, il World Sushi Cup è una competizione annuale che decreta il miglior sushiman non giapponese del mondo. La manifestazione è sostenuta dal Ministero Giapponese di Agricoltura Silvicoltura e Pesca (MAFF), e promosso dall’AJSA – All Japan Sushi Association, e dal World Sushi Skill Institute (WSSI). Quest’ultimo è l’unico Istituto di formazione riconosciuto dal Governo giapponese per l’insegnamento professionale del sushi fuori dal Giappone. Obiettivo del WSSI è quello di preservare e diffondere la tradizione del sushi, formando chef professionisti in tutto il mondo e certificandone le competenze attraverso rigorosi esami.

Proprio per questo, per partecipare al Sushi Cup è richiesto a ogni candidato il superamento del corso di formazione base del WSSI, che assicura la padronanza delle tecniche fondamentali del sushi, unendo la conoscenza delle antiche pratiche tradizionali a un’estrema attenzione per l’igiene.

La scelta di Vercelli per la prima edizione dell’Italy Sushi Cup non è casuale, perché la città piemontese è la “Capitale Europea del Riso” definendo così un ponte tra la cultura giapponese e quella italiana, unite nella cultura e nell’amore per questo cereale.

A giudicare gli chef in competizione sarà una giuria composta dai grandi nomi del sushi internazionale, primo tra tutti lo chef Gentaro Yamazaki, docente emerito di WSSI, selezionato personalmente dal maestro Hirotoshi Ogawa, icona mondiale dell’alta cucina giapponese, Direttore WSSI e Goodwill Ambassador of Japanese Cuisine per il Ministero Giapponese di Agricoltura, Pesca e Foreste.

Membro della giuria anche Minoru Hirazawa, nome di spicco della gastronomia giapponese in Italia, che ha introdotto nel nostro Paese da vero pioniere fin dal 1972 – anno in cui si è trasferito da Osaka a Roma –, per poi aprire nel 1989 il primo sushi bar italiano a Milano: il Poporoya, insegna iconica, ancora oggi punto di riferimento per tutti i food lovers e gli appassionati di cultura nipponica. Il maestro Hirazawa è anche fondatore e presidente di AIRG, Associazione con la quale dal 2003 promuove la conoscenza dell’autentica cucina giapponese attraverso attività, corsi, eventi e degustazioni rivolti sia ai professionisti, sia al pubblico di appassionati.

In giuria altri tre nomi operanti in Europa: lo chef Alon Than, vincitore del World Sushi Cup 2015 alla guida dell’Alon Omakase ristorante fine dining a Varsavia, in Polonia; Junko Kawada, titolare del Ko’uzi di Anversa, membro WSSI del Belgio di cui è Giudice Certificata in Europa e Medaglia d’Argento al World Sushi Cup 2014; e Julian Costantin, pioniere della ristorazione giapponese in Romania e finalista del World Sushi Cup 2017.

Il 28 maggio i cinque giudici valuteranno gli chef in gara attraverso tre prove: una prova di preparazione del pesce e degli ingredienti per sushi e sashimi; l’allestimento di una composizione di Edomae-sushi tradizionale, e quello di una composizione di Sushi Creativo.

A essere valutate, dunque, le loro competenze tecniche, ma anche la conoscenza degli stili base tradizionali e la presentazione del proprio stile personale, senza dimenticare l’attenzione all’igiene e alla sicurezza alimentare. Il concorso è aperto a chef che abbiano maturato un’esperienza di almeno cinque anni come sushiman. I candidati devono risiedere e lavorare in Italia, oppure, se lavorano all’estero, devono avere cittadinanza italiana. Inoltre, è indispensabile essere in possesso del Sushi Proficiency Certificate, documento rilasciato dalla National Association of Commercial Health and Sanitation Industry Associations, e necessario per attestare la conoscenza delle nozioni base fondamentali per un sushiman. Qualora lo chef ne fosse privo, avrà la possibilità di frequentare un corso di formazione intensivo nei due giorni precedenti la competizione (il 26 e 27 maggio), tenuto dal maestro Yamazaki sempre a Vercelli.