In questo circuito di casette natalizie, il cibo può essere proposto in confezione regalo come per un paté o una marmellata oppure valutando la qualità delle materie prime in piatti o sfizi preparati in modalità espressa. Può essere il caso del panettone “Pandoleum” all’olio d’oliva, in sostituzione del burro che rappresenta una bella storia da raccontare per l’azienda “Magia dei sapori” oppure di “Emanumiele” che con le sue arnie di ape nera ha restituito alla luce il prodotto che si stava perdendo e propina dei panini farciti con gli insaccati de propri suini e il tocco di miele oppure “Il Siciliano” che con Danny Anna ha riportato in vita il prestigioso bar del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, chiuso da anni: per questo lungo mese, il locale cucina nella sua casetta, allestita all’esterno, le Crespelle all’uvetta. “Natale in Teatro Christmas Village” è una formula di collaborazione che permette alla cultura di stringere a sé una cerchia eccellente di prodotti che rientrano nel territorio di Messina e provincia quindi cibo di prossimità, non necessariamente a chilometro zero. Si sviluppa dallo scorso 8 dicembre fino al 7 gennaio, da lunedì a giovedì dalle ore 17 alle 22 mentre venerdì, sabato e domenica fa orario continuato dalle 10 alle 22, mescolandosi nelle stradine che circondano il Teatro Vittorio Emanuele (Via Laudamo e la via retro teatro). Promotrice dell’iniziativa è l’Associazione Culturale Development, con presidente Lello Manfredi, esponente per l’evento Saro Gugliotta e responsabile Food Laura Gugliotta. A supportarla l’Ente Teatro, il Comune di Messina e l’Assessorato regionale al Turismo e allo Spettacolo.
Le aziende selezionate lavorano con operosità nel comprensorio peloritano. Per quanto riguarda il bere, c’è la rappresentanza molto sentita della birra per il tessuto sociale cittadino con l’artigianale Birra dello Stretto mentre per il vino c’è il coinvolgimento di tre casette, tra cui l’azienda Cambria e l’Azienda Colosi e un’altra dedicata alla Faro Doc. Per le tipicità culinarie, segnaliamo cosa potete degustare con un una certa curiosità e golosità: l’Azienda Agricola Villarè prepara il vin brulè, l’uovo fritto con le uova delle proprie galline e poi le verdure del proprio orto cucinate in pastella e servite nel coppo; il ristorante “La Macina” con Emiliano e Duilio che vengono da Lipari e coltivano grani antichi siciliani con l’intento di recuperare le zone perse dell’isola eoliana, presenterà pasta fresca realizzata sul momento usando per i sughi i prodotti da loro coltivati nel territorio; ancora “Terraalcantara” nella zona omonima con vari articoli dai paté alle marmellate al miele; il gruppo “Villari” di Roccalumera con il marchio Lumì, dai limoni al limoncello; la “Pasticceria Irrera” che porta il panettone classico in degustazione; si prosegue con “Dolci tradizioni” e “Bar Ritrovo San Marco”. La Via alle spalle del teatro concentra la fascia del village per chi cerca i sapori seriamente forti: Pani cunzato classico, Pidoni fritti assortiti messinesi, “L’Ancora” con gli arancini di vari gusti e “La Pinnazza” di Capo Peloro che prepara pane e panelle. Per concludere il profilo vivande, ecco l’adesione della Federazione Italiana Cuochi di Messina con il presidente Paolo Romeo che coordina e che fa girare per tutto il mese uno chef diverso a sera: la possibilità quindi di presentare il cibo da ristorante come il tris di pallotte (una di manzo, una alla ricotta, una speziata) preparate dallo chef Nino Greco. Infine, i torroni Murdolo per procurarsi l’unione con la Calabria.
Il programma è indirizzato a tutti i target, dai piccini ai più grandi, con spettacoli, concerti e il clima natalizio in uno dei quartieri più belli della città. Saro Gugliotta, per la Development, ha sottolineato questo aspetto ricordando che una delle iniziative è “Il Teatro del gusto” capace di illustrare il territorio. Mentre questo Teatro del Gusto è per gli adulti gestito da Gugliotta, ci saranno due momenti diversi Villarè che sono “Villarè in teatro” dove i bambini avranno le mani in pasta e “Teatro per l’infanzia” pomeridiano alle ore 16.30 nella Sala Laudamo, poi Cuochi Pasticcioni. I laboratori si svolgono nella hall del teatro. Il sindaco di Messina Federico Basile ha svelato la sua visione pluriennale dando seguito ad altre edizioni dell’evento e aprendo le porte del teatro alla popolazione: “Questo Natale consentirà di riscoprire dei luoghi, anche quelli intorno alla splendida Sala Laudamo, che molti non conoscono. Le varie componenti collegate testimoniano come si ottiene l’attrattività”.
Il Commissario straordinario dell’Ente Teatro, Orazio Miloro, ha indugiato sulla sezione riservata alle famiglie e alle nuove generazioni su cui il “Vittorio Emanuele” sta investendo fermamente: “In questo Santo Natale – ha detto , con percorsi creativi, visite guidate e proiezioni di filmati, tutti potranno ritrovarsi nel tempio della cultura”. “Il ritorno alle fiabe e l’intercettare famiglie e bambini rende tutto molto più nuovo” – secondo l’assessore agli Spettacoli Massimo Finocchiaro. Partner dell’iniziativa è Sicindustria con il presidente Pietro Franza che ha puntualizzato di voler sollecitare le aziende a queste forme di cooperazione per dare voce alla città. Il Sovrintendente del Teatro, Gianfranco Scoglio, è convinto che, dopo aver sposato il progetto di Development, nulla deve essere episodico perché “per ogni euro investito in cultura sono tre quelli per indotto”.