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Dove mangio

Uno strepitoso cibo di strada a Catania. È quello di Scirocco. E vi raccontiamo perché

30 Novembre 2019
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L’impresa dei fratelli Timpanaro. Dopo tre anni una storia di successo e i progetti di ampliamento. Il luogo forse più amato dai turisti di passaggio dal capoluogo etneo tra arancini e cartocci di pesce fritto

La fortuna aiuta gli intraprendenti. Come Marco e Giacomo Timpanaro, due fratelli catanesi. Che tre anni fa hanno aperto un locale per proporre cibo di strada nel posto più frequentato del capoluogo etneo. 

Piazza Alonso di Benedetto, ovvero la piscarìa, il vecchio e ancora vivissimo mercato del pesce. Il locale si chiama Scirocco – Sicilian fish lab. Un nome che ricorda il Sud, il caldo mentre il pay off in inglese rende tutto contemporaneo.  Perché parliamo di Scirocco? Perché oggi è il posto dove mangiare un cibo di strada strepitoso. Poi perché è già una storia di successo, una case history tutta da raccontare. Il posto va a gonfie vele. È aperto dalle 9 alle 24, tutti i giorni. Sempre pieno. Spesso traboccante di turisti. A tal punto che i due fratelli Timpanaro hanno già rilevato gli immobili vicini per allargarsi. E siamo certi che il loro ampliamento porterà nuovo ed ancora bisognoso decoro alla piazza. 


(Marco Timpanaro)

Siamo nel mercato del pesce di Catania. Si dice che ogni giorno tra fissi e momentanei qui ci siano almeno mille operatori a vendere. Lo spettacolo è assicurato. Si trova ogni ben di Dio da uno dei mari più pescosi. È attorno a questo luogo pieno di tanta materia prima da friggere che è venuta l’idea ai due fratelli di fare qualcosa di nuovo attingendo al passato. Il cibo di strada. Marco ha una laurea in economia in tasca, Giacomo in ingegneria. Sono figli di un ristoratore titolare di un locale storico a Catania, il Poggio Ducale. Hanno quindi l’esperienza familiare, le idee chiare, un po’ di coraggio e la giusta visione. Ma fai presto a dire cibo di strada. Nel caso di Scirocco nulla è lasciato al caso. Loro si sono rivolti a Pasquale Torrente, il ristoratore di Cetara famoso per la colatura di alici e il fritto di pesce tra i più buoni che ci siano. E Torrente è stato pieno di suggerimenti. Ed ecco allora il cartoccio di mare, il bastoncino di macco fritto, le sarde a beccafico, le arancine, i polipetti conditi. La frittura è buonissima. La materia prima di alto livello. Non solo il pescato. Ma anche l’olio per friggere. 

Racconta Marco: “Abbiamo aperto con quattro tavolini. Oggi abbiamo molti più posti e Scirocco ha 12 dipendenti più noi. In 24 metri quadri. È piaciuto il posto e l’idea di fare qualcosa di qualità. I prezzi sono assolutamente in linea con l’offerta di un cibo buono e veloce. Per i turisti è un’esperienza. Per i siciliani una comfort zone dove riconciliarsi con le loro tradizioni”. 

Ed il successo è stato così travolgente che i fratelli Timpanaro hanno aperto da pochissimo tempo e a poca distanza un altro locale insieme a soci umbri, Vuciata – kitchen e market, con una formula più da bistrot moderno che anche in questo caso attinge alla tradizione. Ne parleremo in un’altra occasione. Non solo. I proprietari di Scirocco sono anche corteggiati dal resto d’Italia. Per aperture anche fuori dalla Sicilia. 

C.d.G.

Scirocco – Sicilian fish lab
Piazza Alonzo di Benedetto, 7 – Catania
T. 095.8365148
Chiuso: mai
Ferie: dal 9 al 19 gennaio
Carte di credito: tutte
Posteggio: no