Ci sono bar che non sono solo luoghi dove ti fermi per una pausa caffè o per mangiare un boccone. Ma sono luoghi di riferimento geografico che vivono di una centralità permanente e quasi irrinunciabile. Aiutati dal contesto urbanistico e territoriale ma anche da chi ne è proprietario perché sa accogliere gli avventori.
È una premessa necessaria per descrivere il Porto Marina di Castel di Tusa, in provincia di Messina. Il bar dei fratelli Giuseppe e Cristofaro Alfieri che pochi giorni fa ha festeggiato i 40 anni dall’inaugurazione avvenuta il 19 luglio 1984. Castel di Tusa è una frazione di Tusa, un piccolo borgo marinaro affacciato sul mar Tirreno e sulle Eolie che da dieci anni si fregia della Bandiera Blu per il suo mare cristallino.
Ottocento abitanti che si moltiplicano d’estate, quasi un terzo di tutti gli abitanti del comune. Porto Marina è lungo la statale 113, quella che collega Palermo a Messina, una delle arterie principali della Sicilia. E si comprende facilmente il senso della centralità.
“Ci vediamo al Porto Marina” è come dire vediamoci nella piazza principale di un paese. Ma non è solo questo. C’è dell’altro. Ed è la parte che a noi appassionati di cose buone interessa di più. Ci sono i sorrisi e l’inossidabile entusiasmo di Giuseppe Alfieri e il talento e l’abnegazione del fratello Cristofaro che un po’ dietro le quinte è colui che tira fuori le cose buone del bar.
D’estate, come in questi giorni, granite e brioche. A proposito di granite, quelle alla mandorla o ai gelsi valgono la deviazione. Ma anche qualche buon primo piatto o un “pezzo” di rosticceria sono molto più buoni di quelli che si trovano in molte stazioni di servizio lungo i grandi itinerari. Il bar nel suo arredo è essenziale ma poco importa. Tavolini e sedie soprattutto e la vista del mare. Tutto l’anno.
I quaranta anni di attività appena festeggiati si possono dividere in due. I primi venti sono stati al galoppo: non c’era l’autostrada in questo tratto della Palermo Messina e pertanto ognuno era costretto a passare da Castel di Tusa e la fermata al Porto Marina era incredibilmente irrinunciabile. Ne sanno qualcosa i fratelli Alfieri. Aprivano alle 4 del mattino per poi chiudere all’1 di notte.
Turisti, camionisti, pendolari, famiglie, imprenditori, scolaresche, insegnanti, operai, agricoltori, di tutto e di più a tutte le ore. Venti anni impegnativi e fantastici. Venti anni fa l’apertura del tratto autostradale Sant’Agata di Militello-Cefalù ha stravolto le carte in tavola. Il traffico è ovviamente diminuito drasticamente. Ma non ha intaccato l’intraprendenza dei fratelli Alfieri. Oggi la clientela è filtrata rispetto a quella di un tempo, ci sono più turisti. E se vent’anni fa la maggior parte delle attività della zona ha chiuso, il bar degli Alfieri è stato completamente rinnovato.