Un ulteriore riconoscimento in casa Cagliostro: Marco Sciarrino è entrato a far parte degli Ambasciatori del Gusto. Il più piccolo dei tre fratelli con cui gestisce il ristorante-pizzeria di via Vittorio Emanuele a Palermo, quello che ha stregato la città con le sue pizze contemporanee, consacrando il locale con i 2 spicchi Gambero Rosso e con l’inserimento nella guida 50 Top Pizza d’Italia, è stato annoverato tra gli angeli custodi della cucina italiana. “Per me è motivo d’orgoglio e di enorme responsabilità – dice – Rappresentare la mia terra attraverso la cultura della cucina ripaga gli anni trascorsi a inseguire una nuova strada e le notti passate vicino al calore di un forno, a coccolare un impasto, vederlo crescere e dargli vita attraverso una pizza; questo non è un punto d’arrivo, ma una nuova partenza”.
Mai fermarsi quindi. Sarà anche per questo che due volte l’anno la proposta gastronomica viene rinnovata con l’aggiunta di nuove creazioni. Quelle dell’estate 2023, che verranno inserite nel menu a breve, richiamano i grandi classici della cucina dell’Isola. La pizza Al Capone per esempio, un omaggio alla caponata siciliana, fatta con il capone come prevede la ricetta originale; la Fil rouge, che rappresenta il legame inscindibile del pizzaiolo con la Margherita, ma in una versione speciale con fiordilatte, spirale di crema di pomodorino corbarino, datterino rosso semi dry, filo di peperoncino e croccante di pomodoro; infine, Dal mare al Vesuvio, un tributo alle eccellenze campane, con alici di Cetara, friarielli, pomodorino del Piennolo del Vesuvio e una polvere di oliva di Gaeta.
“Mi piace sempre far presente che la mia pizza è figlia di Palermo, ma con le braccia aperte al mondo: prediligo le eccellenze siciliane, ma porto a tavola anche quelle che il nostro Paese ci regala”. Tra queste, non solo quelle che compongono il topping, ma anche l’impasto. In un momento in cui pane, pizza, farine e lievitati vivono un momento d’oro fatto di maggiore attenzione, sia tra i consumatori che tra i produttori, e concetti come grano evolutivo e maglia glutinica sono diventati argomento di conversazione, Sciarrino ha intercettato questa nuova consapevolezza. Dopo un iniziale utilizzo esclusivo di farina 00 ha sperimentato fino a trovare l’alchimia perfetta con un blend: tipo 0, tipo 1 parzialmente composta da grano germogliato e una farina composta da farro integrale, soia e crusca tostati. “Era ora che la qualità della pizza si elevasse e che ognuno di noi pizzaioli attraverso questo piatto raccontassimo un’esperienza, un ricordo – spiega – Per far ciò non possiamo tralasciare la qualità dei prodotti, quindi sono ancora più orgoglioso del fatto che oggi quando si parla di pizza, si parla di pizza di alto livello e che il nostro comparto possa sempre contraddistinguersi per questo”.
Cagliostro
Via Vittorio Emanuele, 150 – Palermo
T. 091 332818
cagliostroristorante.it
Chiuso: mercoledì
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no