di Marco Sciarrini
Parlare del Ristorante Bacaro è come tornare indietro nel tempo di quasi mezzo secolo quando nel 1982 apre nel cuore di Roma in via degli Spagnoli.
Il nome venne scelto, dai vecchi proprietari, in ricordo dei “Bacari” veneziani, i vinai che nel Rinascimento portavano, con le loro imbarcazioni, il vino in piazza San Marco. Ed ancora oggi è il vino ad essere protagonista insieme all’arte della cucina tradizionale romana e non solo. Veronica Laurenza, attuale proprietaria, ha incontrato sulla sua strada questo ristorante giovanissima nel 2001 quando allora era cameriera e responsabile di sala, crescendo e formandosi. La vita però ha voluto che, anche per crescere professionalmente, si trasferisse a New York per un anno, dove ha potuto allargare i suoi orizzonti e la sua esperienza professionale. Al suo ritorno nel 2012 ha avuto l’occasione di poter rilevare il Bacaro, e realizzare il suo sogno imprenditoriale di avere un’attività solo sua, ed in questo caso si è compiuto con il suo primo amore. Al fine di rimanere, anche da un punto di vista gestionale, al passo con i tempi di un’attività in piena e continua evoluzione, non solo dal punto di vista enogastronomico, ha inteso perfezionare la propria professionalità di settore, attraverso formazione specializzata.
(Il dehors)
Dal 2018, in funzione anche degli studi intrapresi, crea anche un’attività di banqueting, catering ed eventi, diversificando quindi le offerte venendo incontro alle necessità del cliente, offrendo servizi che vanno dalla ricerca della location, alla proposta enogastronomica di qualità. Attualmente Veronica ha lasciato la gestione del locale, rimanendone proprietaria, lasciandola a due ragazzi intraprendenti, non solo per il momento storico che la ristorazione sta vivendo, Filippo Di Camillo e Federico Orsi, romani di nascita e non ancora trentenni. Federico Orsi classe 1992, da sempre appassionato del mondo enogastronomico dopo anni di studi nel settore legale accompagnati da diverse esperienze lavorative nella ristorazione, incontra il Bacaro nel 2014 e da lì non ha coltivato il sogno di diventare punto fermo di questo magico locale nel cuore di Roma. Filippo di Camillo classe 1993 dopo diverse esperienze nel mondo del giornalismo sportivo, trasportato dalla passione per il mondo del vino e del buon cibo decide di creare un progetto enogastronomico a Roma. Scegliendo la tradizione del Bacaro, locale perfetto per questo connubio.
(I ravioli)
Il ristorante si colloca tra i tortuosi vicoli che si snodano in uno dei luoghi più antichi e affascinanti del centro della Capitale, tra il Pantheon e piazza Navona, con una proposta di cucina italiana e mediterranea, che valorizza le ricette della tradizione in chiave contemporanea. Il vino rimane il nucleo fondamentale del locale, con una particolare attenzione a quello italiano e regionale, con la proposta di una wine list di più di 270 etichette d’eccellenza e una carta di ottimi 27 vini laziali, pensata da una collaborazione con Saula Giusto di Roma Wine Experience. Unica eccezione alla selezione di prodotti del nostro Belpaese, una piccola carta di Champagne francesi. A questa proposta, si deve aggiungere una selezione di vini alla mescita ineguagliabile, ben 27 scelte alla mescita al calice di vini di pregio e grande qualità, che offrono alla clientela la possibilità di assaggi d’eccellenza, senza l’obbligo di acquisto di un’intera bottiglia. Qualcuno con occhio attento rileva il 27 come numero che si ripete, e l’arcano è spiegato dal numero civico 27 di via degli Spagnoli, che diventa dunque il simbolo della filosofia della grande proposta dei suoi vini. L’ultimo progetto nato dal Bacaro nel 2019, è “La Bottiglieria”, l’enoteca che si trova accanto al ristorante, che offre una saletta privata ed esclusiva, dedicata a degustazioni, corsi di degustazione e di tecnica di abbinamento tra cibo vino.
(Carbonara)
Nel corso della nostra visita abbiamo potuto apprezzare le pietanze che il nuovo chef del locale Roberto Carta ha preparato per l’occasione: Suppli con carne e piselli, a metà tra tradizione romana e arancini siciliani; Sformatino di verza con cremosa di parmigiano reggiano e zafferano; Ravioli di borlotti con crema di melanzane, pomodorini secchi e pecorino; Carbonara; Calamari ripieni al pane perso con infusione di melone e melograni; Filetto di manzo panato alla piemontese con zabaione salato; Tiramisu.
(Supplì)
Ad accompagnare i piatti e a testimonianza della vastità della cantina del ristorante abbiamo potuto degustare Terre di Marfisia-Vermentino 2019; Colle Onorato-Prologo, Verdicchio dei Castelli di Jesi classico superiore 2017; Colle Onorato-Il Cortese- Rosso Piceno Doc 2018; Monterò-More- Morellino di Scansano Docg 2018; Vetrère- Passaturo- Malvasia Salento Igt 2018; Vetrère-Passito- Salento Rosso Igp 2017.
Il Bacaro
Via degli Spagnoli, 27 – Roma
T. 06 6872554
www.ilbacaroroma.com
Sempre aperto
Ferie: Mai
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no