A pochi passi dal Lago Grande di Ganzirri, inabissando le radici nella Riserva Naturale Capo Peloro, “Come a casa tua” è un progetto antico, familiare, domestico e prettamente siculo. Condividere qualcosa che abbiamo dimenticato e che dovrebbe tornare di moda: la titolare di questo sogno vorrebbe tornasse di moda, avendo un bagaglio di esercizio ed inventiva gastronomica, a contatto con grossi personaggi dell’imprenditoria e dello spettacolo e jet set, a bordo di imbarcazioni sfarzose e con esigenze ad alti vertici. La lady chef Antonella Adragna confessa durante la presentazione de “Il Vicolo del Lago”, che è il suo Home Restaurant e indispensabile regno: “Se ce l’ho fatta a trasferire questa mia creatura, custodita da troppo tempo nel cassetto, fuori dalla mia testa e persino all’alba dei miei 50 anni, sono convinta che ogni donna possa farcela. Le mie origini e le mie tradizioni scorrono nelle vene e vorrei che il mio messaggio di simbiosi con la mia terra e il mio borgo si portasse all’esterno di queste mura”.
Prima di essere chef d’alta classe per quattro lunghe stagioni in navigazione tra yatch e catamarani privati tramite l’aggancio di un comandante, Antonella svolgeva la professione di Wedding Planner fino al 2018 con una sua agenzia, poi alla guida della cucina tra Milazzo e Messina in ristoranti Gourmet. Ad incoraggiarla e ad assisterla con la combinazione dei suoi vini nel corso della cena – evento, seppure informale (anche se in presenza di alcuni giornalisti) è stata Flora Mondello, amministratrice di “Gaglio Vignaioli 1910” nel messinese, nonché presidente del “Consorzio di Tutela Mamertino Doc”.
“Tutta la forza delle donne, la forza dell’impresa sembra dire: ‘Vorrei accogliervi in questa famiglia – commenta la proprietaria dell’Azienda vitivinicola di Oliveri -. Arriviamo dove gli altri ci ostacolano con il monito ‘non è possibile’. Io trasmetto questa voglia di fare. Con Antonella Adragna si respira grande ottimismo, il credere nel progetto di aprire le porte di casa propria in maniera addirittura affettuosa. Non c’è trucco, non c’è inganno”.
In effetti con una cucina all’americana, vasta e attrezzata con i fornelli su una penisola e con ripiani dove tutto è al punto giusto per preparare e guarnire le pietanze con il sostegno dell’equipe di famiglia, ci si ritrova in un open space intimo, con soggiorno e unica tavolata da 12 posti confortevoli e mise en place elegante, dove tutti i commensali possono interagire e osservare le manovre della lady chef & Co.
La specialista Adragna ha inaugurato all’Epifania di quest’anno con l’idea di mettere in relazione tra loro i suoi clienti per il bene della convivialità. Dalla sera di venerdì 15 marzo, ha avviato pure il Giardino d’Inverno con una ventina di coperti con lo stesso principio di creare comitive anche tra sconosciuti. Attenzione quasi maniacale per le intolleranze alimentari: anche per questo il menu si sceglie in linea di massima al telefono. A Pasqua, ci sarà l’apertura del giardinetto antistante all’abitazione – ristorante con ulteriori 12 posti, protetti da ombrelloni, sempre con un disegno a mosaico di interscambio tra loro. Circa cinquanta posti tra interno ed esterno. Per il menu pasquale e di Pasquetta piatti sempre diversi, com’è solita Adragna ad ogni pasto.
Alcuni must saranno incentrati sugli antipasti quali l’uovo cotto in sale su quenelle di burrata, gamberoni in pasta kataifi e guacamole, un tris originalissimo e fresco con pesce marinato: la Cheesecake al limone con scampo marinato al lime, Praline di parmigiano con tartare di salmone e Cannolo scomposto con Stracciatella e Gambero rosso. Quest’ultimo insieme alla Caponata di Mare compare sempre ne “Il Vicolo del Lago”. Ancora aperitivi rinforzati a base di pesce e carne, accompagnati anche da cocktail preparati dal marito barman Sebastiano Nicoletti. Nella cena con la stampa, anche le due figlie di Antonella e Seby (Rita di 26 anni ed Elena di 12) hanno collaborato. C’è anche un figlio di 21 anni che vuole seguire la carriera militare.
L’Apertura dell’Home – restaurant è occasionale, su prenotazione sia a pranzo dalle ore 12 alle 15 sia a cena dalle ore 20.30 a mezzanotte. La chef Adragna gioca molto nella sua lista di vivande ricercatissime con la frutta e lo ha fatto anche per i giornalisti. Dopo la Parmigiana di Cozze, a cui è stato coniugato il Grillo Doc Sicilia Gaglio Vignaioli (sapido, ricco di minerali, coltivato alle pendici del Tindari che lavorato con l’Inzolia diventa Mamertino Doc), abbiamo apprezzato un Gazpacho con spinaci, avocado lime e cetriolo, che rappresenta un connubio naturale terra – mare dalle note fruttate: un piatto della tradizione andalusa presentato per la prima volta a noi con il tocco coreografico di fragola e ribes.
Ad esaltare il palato e il naso nuove elaborazioni di antipasto come il Carpaccio di Baccalà affumicato con dei legni di pino dell’Etna all’arancia amara, tecnica usata da due anni; Cannolo Salato Sbriciolato (della pasticceria Terranova), guarnito con burrata al pistacchio ed erba cipollina, con sopra Gambero rosso di Mazzara al lime; a seguire polpo croccante in tre cotture (sottovuoto nell’acqua di mare, vapore e frittura forte in padella con la sua acqua senza aromi e senza saie), servito su mousse di mango e cipolla caramellata.
Un ghiribizzo temerario è stato offerto dal primo piatto con Raviolo al Nero di Seppia con impasto di farina 00 rimacinata, con salmone all’interno con ricotta vaccina e scaglie di cocco e pistillo di peperoncino, accostato al Mamertino Bianco “Flora 2022”, rarità per il Tirreno (60% Grillo e 40% di Inzolia sapido, persistente, predominano cedro, sentori delicati e fruttati ma non stucchevoli). Gusto intenso e forte con Gnocchi di patate viola cotti nell’acqua delle cozze e pecorino fresco del messinese in uscita, associati al “Don Tindaro” rosso annata 2016, strepitosa che ha vinto diversi riconoscimenti (corposo, tannico, elegante ed equilibrato). Molto gradevole e molto studiato nei dosaggi, per dessert, Mousse di Mascarpone e Panna al Pistacchio, emulsionato con un cuore di cioccolato fondente.
Ad allietare la serata è stato un recital di poesie musicate per ogni portata con l’interprete delle letture Daniele Mircuda e il chitarrista jazz Fabrizio Muscolino che è anche saxofonista in procinto di registrare un disco (tra le opere scelte “Svuota le parole” di Francesca Panarello e “Ci mancano pezzi” di Piero Negri).
Il Vicolo del Lago
Via Adolfo Romano, 48 Ganzirri – Messina
Tovagliato: sì
Pagamento: contanti o bonifico con ricevuta
Telefono: +39 392 625 3209
Mail: ilvicolodellago@gmail.com
Parcheggio privato: No (possibile lasciare il mezzo lungo la strada antistante il ristorante)