di Christian Guzzardi
Nel centro della città di Milazzo, in provincia di Messina, non lontano dal porto, crocevia di turisti che si dirigono alle isole Eolie, si trova il locale “Non solo pizza”.
Nata nel 1963 come tavola calda, questa storica realtà vive oggi una nuova stagione grazie all’impegno del pizza-chef David Gitto, dei suoi familiari e collaboratori. Con lui abbiamo parlato dell’evoluzione del locale, iniziata durante il periodo della pandemia, e del percorso che lo ha trasformato in uno dei luoghi di Milazzo in cui gustare una pizza contemporanea di qualità. “Ho iniziato a frequentare questo locale – racconta David – fin da piccolissimo. Trascorrevo qui giornate intere insieme ai miei nonni che erano i proprietari. Si può dire, in un certo senso, di esserci cresciuto tra queste mura. Qui ho respirato la passione per questo mestiere tanto da decidere all’età di diciotto anni di intraprendere un percorso imprenditoriale e di aprire una pizzeria tutta mia”. Cominciava così, da una piccola pizzeria da asporto di soli ventotto metri quadri, il percorso professionale di David. “Quel locale – continua – è stato il luogo in cui è iniziata la mia gavetta. Un percorso fatto di tanti errori, di molti tentativi, ma dal quale ho imparato moltissimo”.
Nel 2017 arriva la prima svolta. “Nonostante tanto lavoro e tanta sperimentazione – dice – sentivo che mi mancava ancora qualcosa. Quasi improvvisamente arrivò l’opportunità di rilevare il locale che si trovava accanto alla tavola calda dei nonni. Decisi così di avviare una nuova avventura affiancando all’offerta da asporto anche la possibilità di degustare la pizza direttamente sul posto. Con sorpresa però la pizzeria non decolla, nonostante continuasse ad andare fortissimo con l’asporto la gente faceva fatica a venire a consumare sul posto. Sentivo che occorreva ancora un quid in più per fare la differenza”. Stimolati dal periodo di stop imposto dall’emergenza Covid-19, David e i suoi fratelli cominciano così a ridisegnare l’identità del locale e la sua offerta gastronomica. “Abbiamo scelto – prosegue – di cambiare tutto: tipologie di prodotti, numero di posti a sedere, target di clienti. Inoltre, durante i lavori di ristrutturazione, mi sono concentrato sullo studio e la formazione, approfondendo ancor di più la mia conoscenza sul mondo delle farine, dei lievitati e degli abbinamenti”.
Ecco così che la crisi pandemica si trasforma per David in una vera e propria opportunità e diventa l’occasione per chiudere un cerchio. “Da quel momento – continua – “Non solo pizza” propone un concept totalmente nuovo. Stiamo lavorando su una pizza contemporanea, ma legata alla tradizione, una pizza che vuole avere un’identità tipicamente siciliana. Per realizzarla stiamo puntando su farine di grande qualità e su prodotti d’eccellenza: ingredienti a chilometro zero che sono presenti in menù rigorosamente in base alla stagionalità. Abbiamo scelto di studiare tutto nei minimi dettagli, introducendo non solo la carta dei vini e dello champagne ma anche quella dell’acqua”. Un’offerta gastronomica incentrata sulla qualità che parte dalla cura degli impasti. “Proponiamo – dice Gitto – tre tipologie di impasto tutte realizzate a partire da un pre-fermento. Uno classico, con farina di tipo uno, uno integrale e un altro integrale ai cereali. È inoltre in via di definizione un ulteriore nuovo impasto, pensato per la pizza al padellino, realizzato con un blend di farine di orzo, riso e germogli e idratato con acqua effervescente naturale”.
Ma come si compone il menù di “Non solo pizza?”: “Proponiamo delle ricette classiche, delle ricette contemporanee, le cosiddette “pizze speciali”, dei fuori menù e anche delle versioni dolci. Filo conduttore tra queste è la scelta di ingredienti regionali e l’artigianalità delle produzione. Tutte le creme impiegate, per esempio, vengono realizzate internamente”. E quali sono le pizze assolutamente da provare? “Ne dico tre, più una dolce. Comincerei dalla “Burrata e Crudo”, realizzata con pomodori a pacchetelle rossi e gialli, fior di latte e in uscita crudo artigianale di Parma e burrata, da gustare in abbinamento a un calice di bollicine. Poi dico la “Bronte”, che ha i bordi ripieni di pistacchio e che viene preparata con crema di pistacchio, fiordilatte e in uscita mortadella, basilico prodotto nel nostro orto, provola affumicata tagliata al coltello e che consigliamo di abbinare a una birra artigianale bianca siciliana. E poi una fuori menù che ho chiamato “L’identità di Antonio” che viene servita con fior di latte e in uscita acciughe rustiche, caviale di basilico e di olio vegetale e crema di liquirizia home made. Una pizza ancora in evoluzione, che ha già delle variazioni con l’aggiunta di pomodoro secco o con l’inclusione di un formaggio saporito da abbinare alla mozzarella. Infine voglio suggerire anche una pizza dolce al padellino, proposta con un impasto arricchito da una dadolata di cioccolata e condita con ricotta aromatizzata agli agrumi, crema di pistacchio, crema di nocciole e crema gianduia”.
Come suggerisce il nome del locale, il menù di “Non solo pizza” prevede anche una proposta di primi a base di pescato locale, che variano a seconda delle disponibilità, e secondi a base di carne preparati alla griglia, tra cui anche i famosi involtini alla messinese e la salsiccia al coltello.
Non solo pizza
Via Tenente Minniti, 38 – Milazzo
T. 090 2404089
Aperto pranzo e cena
Chiuso: lunedi
Ferie: ottobre
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no