di Francesco Pensovecchio
Si può costruire un castello per corrispondenza? Sembra strano, ma è successo.
È il Castello di Guarene, una raffinata dimora storica con spazio museale, da poco anche raffinato hotel. La storia del castello, su una rocca a pochi minuti da Alba in provincia di Cuneo, inizia nel medioevo. Da semplice fortilizio verrà trasformato in residenza estiva da Carlo Giacinto Roero di Guarene, Conte di Roero. La trasformazione inizia nel 1726, il conte – un architetto dilettante ma sicuramente istruito – desiderava una dimora sontuosa circondata da giardini. Coinvolse, da allievo e amico, Filippo Juvarra, architetto e scenografo di Messina, uno dei massimi esponenti del Barocco che lavorò lungamente a Torino come architetto di casa Savoia e commissionandogli la facciata.
Per il resto fece da sé. Durante la costruzione, tra il 1726 e il 1749, soprattutto nei mesi invernali quando non poteva presenziare, impartiva per lettera da Torino quotidiane e minuziose istruzioni al capo-mastro che sovrintendeva al cantiere. Il conte non sopravvisse al completamento, fu terminato dopo il 1770 grazie ai figli Traiano e Teodoro. Il risultato fu talmente suggestivo che lo volle visitare perfino re Vittorio Amedeo III insieme alla regina.
Oggi il castello è un museo e un hotel di lusso con otto grandi camere da letto, tra cui due grandi suite, che prendono nome dai personaggi storici del castello. Lo stile è quello dell’epoca con pezzi di antiquariato autentico, stanze affrescate, tappezzeria in seta e velluto, tutto nel massimo comfort. Non manca infatti la domotica, i televisori a led, wifi, SPA con Hammam e centro benessere, oltre un ristorante gourmet con cucina piemontese.
Tra gli ambienti perfettamente mantenuti e restaurati, visitabili in un tour di 40 minuti, ci sono tre camere da letto con baldacchini originali, il Salone d’Onore, la Stanza del Vescovo, la Camera Azzurra del conte, due sale cinesi festosamente ricoperte di carte alla China, la sala della musica, la biblioteca, una pinacoteca, una cappella dedicata alla Madonna, cassepanche intagliate del secolo XVII e mobilia Luigi XVI.
Davvero notevole la vista intorno all’edificio, la lunga balconata si affaccia da un lato sull’intera arcata di vigneti, torri e colline riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, dal Monferrato a Verduno; mentre dal lato oppsoto si notano le alture del Roero e la catena alpina.
Le tariffe variano da 350 a 2.500 euro a camera a notte.
Castello di Guarene
Via Alessandro Roero, 2
12050 Guarene (CN)
Tel: 0173 441332
Fax: 0173 228449