Da circa un decennio il mondo brassicolo artigianale italiano ha avuto un notevole impulso grazie alla nascita di centinaia di microbirrifici che hanno fatto della creatività, dell’innovazione e delle nuove sperimentazioni i loro marchi di fabbrica, anche grazie all’utilizzo dei prodotti tipici del territorio. Il microbirrificio è quindi diventato un presidio territoriale, un luogo in cui si produce buona birra e dove gli appassionati possono scoprire la particolare alchimia che c’è dietro la sua realizzazione. Raggiungere e visitare questi microbirrifici, negli anni, ha portato allo sviluppo di un turismo della birra che coinvolge migliaia di persone, cultori o semplici bevitori che vogliono anche scoprire percorsi poco conosciuti. È nata così “Turismo birrario – guida per viaggiatori in fermento”, edita da Lswr: la prima guida completa al turismo birrario italiano. Quattro volumi, uno per ogni macroarea della Penisola, per descrivere i percorsi turistici meno battuti. Sessanta, complessivamente, gli itinerari proposti che permettono di visitare anche l’Italia meno nota e sono stati creati per appassionati, per cultori della birra di qualità e per viaggiatori per vocazione e passione.
A curarla, il veronese Luca Grandi che, nel 2006, ha creato il brand Birra Nostra, allo scopo di promuovere la birra artigianale italiana. Dal 2022 è Cibus Ambassador per Fiere Parma. Ha tenuto lezioni di comunicazione alla Business School del Sole 24 Ore, presso l’Università di Parma e in numerosi workshop. Ha collaborato con Slow Food per la Guida alle Birre d’Italia. Nel 2013 ha co-creato il “Birra Nostra Magazine. “Il modo di fare birra dei birrai italiani ha aggiunto anche creatività agli stili più classici, introducendo novità produttive impensabili fino a qualche tempo fa e questo grazie soprattutto all’immenso patrimonio agroalimentare italiano – scrive nell’introduzione -. Non è infatti così inusuale trovare nelle birre artigianali ingredienti della terra come frutta, verdura, spezie, cereali e persino fiori. La filiera produttiva brassicola si è così allargata, aggiungendo agli ingredienti base della birra – malto e luppolo, che peraltro oggi molti birrifici si producono per conto proprio – anche i prodotti tipici del territorio in cui ogni birrificio opera. Si è così sviluppato, in questi ultimi anni, un turismo della birra, un fenomeno che da tempo è al centro di strategie di marketing da parte di privati e istituzioni pubbliche. Questa guida vuole quindi descrivere e raccontare originali percorsi turistici, descrivendone le specificità territoriali artistiche, monumentali e naturalistiche e dentro i quali trovare quei microbirrifici che per qualità, legame con il proprio territorio e creatività hanno saputo innovare un comparto ancora nuovo per il nostro Paese ma già così importante”.
Ogni itinerario proposto è il risultato di un lavoro fatto a più mani da esperti di turismo ed esperti di birra: il volume Nord-Ovest è a firma di Alberto Calderoni, Gabriele Navoni e Andrea Camaschella; Nord-Est è stato curato da Pierluigi Bruzzo, Gabriele Navoni e Luca Grandi; Centro è a firma Giulia Vinci e Matteo Ferrigno; Sud e isole è curato da Naike Mulas, Luca Pretti e Andrea Camaschella. Per ogni itinerario turistico proposto, gli autori suggeriscono i microbirrifici in cui fare tappa e nei quali è possibile trovare birre creative e dai sapori unici, frutto di sperimentazioni che spesso sono nate proprio grazie al patrimonio agroalimentare italiano. In Sicilia, ad esempio, sono quattro gli itinerari evidenziati: il golfo palermitano, Bagheria, Monreale, Sferracavallo e Borgo Parrini; Incantevoli Nebrodi dalla costa ai monti, Capo d’Orlando e Montalbano Elicona; Viaggio nella storia tra Palazzolo Acreide e Avola; Alla scoperta della Val di Noto, Scicli e Modica.
Turismo birrario – Guida per viaggiatori in fermento
Edizioni Lswr, Giugno 2023
Nord-ovest, 18,90 euro
Nord-est, 18,90 euro
Centro, 18,90 euro
Sud e Isole, 18,90 euro