di Marco Sciarrini
Quando si parla di enogastronomia di solito si racconta di degustazioni, verticali o visite in ristoranti.
Questa volta però il protagonista è un libro. Abbiamo partecipato al vernissage di presentazione del primo libro di Carol Agostini “Cena con fattura d’amore” pubblicato da Ronca Editore. La presentazione è avvenuta a Villa Badiola a San Pancrazio a Lucca. L’evento si è sviluppato in una serie di momenti di approfondimento introdotti da alcune tavole rotonde con la partecipazione di Romina Mariotti, titolare di villa Badiola, Renato Rovetta, della guida Bere rosa “Rosa, Rosati e Rosé”, Mariangela Celli, autrice del romanzo ”Ammetto che ho vissuto”, la Presidente Daniela Caselli dell’Associazione Luna, centro antiviolenza di Lucca, e con la partecipazione speciale dei sindaci Alessandro Tambellini e Luca Menesini e naturalmente Carol Agostini. Moderatore il giornalista Riccardo Busetto. Carol Agostini è sommelier, commissario enologico internazionale, cuoca e creativa partita dall’Accademia del Gusto e divenuta, successivamente, Chocolate Tester. Ama ricercare, analizzare e abbinare ingredienti, tecnica e vini ai suoi piatti, là dove tutto diventa colore, equilibrio e consistenze. Marketing strategist e, soprattutto, esploratrice appassionata del gusto italiano, sempre alla ricerca di sensazioni organolettiche e della chimica dei componenti sensoriali. Qualificata come Maestro Sun, insegna e organizza corsi di cucina asiatica. Selezionatrice food&wine per mercati esteri ed e-commerce internazionale, scrive su testate nazionali di settore. Conduce presso alcuni canali web radio una serie di trasmissioni basate sul format “Il viaggio degli Umami”. Carol è curatrice di masterclass e degustazioni guidate in eventi fieristici del settore. Inoltre, conduce una rubrica dal nome “In viaggio con Carol” con la creazione di podcast enogastronomici, che raccontano realtà produttive e territori, attraverso visite e interviste con i produttori. Instancabile networker, è sempre alla ricerca di sinergie e opportunità per progetti che uniscono persone e professionisti vincenti. Diverse sono le chiavi di lettura di questo libro che nasce come romanzo, ma che nel suo percorso diventa anche un ricettario perché contiene venti ricette d’amore. C’è anche un viaggio sensoriale che inizia come mezzo per conquistare l’amore ed è il filo conduttore di tutto il romanzo, come per tante uscite una parte del romanzo è anche un pò autobiografico. Una miscela di emozioni sensoriali tra vino, cibo, e arte. La copertina del libro l’ha disegnata il marito di Carol, Alberto Stefani mentre i disegni all’interno sono di Cinzia Zonta.
(Carol Agostini)
Carol ci racconta: “Per anni ho studiato ricercato e sviluppato psicologia applicata, linguaggio neurolinguistico, comunicazione introspettiva e resolving emozionale. Tutto ciò l’ho trasferito in quello che più mi intriga, il cibo. Sperimentando, osservando e analizzando con report analitici e analistici, per capire, conoscere, comunicare e trasferire ma soprattutto per divulgare. La mia comunicazione è fonte di condivisione e desiderio di dimostrare, come la psiche manovra e pilota il nostro sentire, modo di essere e di reagire. Nel libro racconto come l’amore e la passione travolgono il cuore e la mente e questa è una storia di sensi. Cornelia, la protagonista, è alla ricerca dell’amore, ma soltanto dopo un intenso percorso di confronto e di crescita riuscirà a esprimere la propria personalità anche attraverso ricette e piatti speciali che accendono la passione. Due uomini entrano nella sua vita, quale sceglierà? Riuscirà poi a conquistarlo seducendolo con la sua cucina? L’intreccio tra cibo e passione è per lei fondamentale, ma è anche una fonte di energia vitale e di comunicazione con il prossimo. Infine, le venti semplici ricette proposte in coda al libro serviranno da guida per accendere i sensi e per aprire nuovi orizzonti nel mondo della seduzione”.
Questa è la trama che racconta la storia, ma è una storia che racchiude in forma romanzata la Gastronomia sensoriale, quella dottrina nata molti secoli fa ad opera dei nostri avi, che ha un ruolo molto importante ma spesso non ci facciamo caso, quanto un percorso di crescita introspettiva, dove il rapporto con noi stessi, anima e consapevolezza, sono fonte di energia come il cibo e vino, come l’accettazione e l’amore. Se iniziate a farci caso molti piatti particolarmente elaborati, con ingredienti selezionati creano sensazione di benessere nell’immediato, basta solo guardarli per sentire vibrazioni positive. Il potere di stimolare ogni nostro senso e sensazione derivante dal cibo e vino diventa molte volte la soluzione a problemi di carattere amoroso. Senza rendercene conto a tavola consumando un determinato cibo rispetto ad un altro, la nostra apertura e predisposizione di accoglienza verso i problemi e verso l’altra persona sfumano in gesti più naturali e meno arrabbiati. Ci sono appunto alimenti che suscitano in noi sentimenti di dolcezza, di tenerezza, di pace, attraverso la produzione di “sostanze amiche” portandoci alla capacità di guardare la persona davanti a noi senza provare odio. Ecco perché viene definita gastronomia sensoriale, dove la pace dei sensi è uguale alla pace delle emozioni. In questa pratica si usa maggiormente la frutta, gli ortaggi, le radici, la cioccolata, i prodotti ittici tendenzialmente crudi, le spezie, tutto in piccole porzioni o mono. Anche prodotti lattiero-caseari vanno spesso di pari passo con gli altri i quali: yogurt, ricotta, prodotti acidi del latte (kefir), formaggi poco elaborati che vengono serviti senza alcuna lavorazione, invece freschi o “molli” solo se elaborati. L’alimentazione maschile e ben diversa in questi casi da quella femminile, gli uomini in questa pratica associano la loro carica sensoriale alle vitamine, collegamento diretto alle ghiandole riproduttive, alla vitamina E contenuta nell’uovo e nella carota che li fa sentire sicuri di sé stessi, più attraenti e seducenti; il segreto sta nel non fare mancare la componente vitaminica negli alimenti, specialmente quelle derivanti dalla carne, dai prodotti del mare, dai farinacei, dai lievitati e dalla presenza di amidi, come le patate. La cucina sensoriale è inoltre composta da una piccola quantità di proteine, di grassi, di carboidrati. Associazioni visive, collegamenti sensoriali, gesti e movenze, le giuste ricette e l’ambiente confortevole aprono il paradiso dell’anima attraverso le vibrazioni dei sensi. L’ uso di spezie e di condimenti degli alimenti hanno funzioni fondamentali per vari aspetti: pepe, peperoncino, origano, basilico, spezie dolci come la noce moscata, la cannella e per finire lo zenzero, aceto di mela, olio di oliva, aceto balsamico, limone e agrumi in generale, facilitano la digestione, portando l’equilibrio della propria salivazione, che rende ogni morso invitante ed accogliente, mentre i nostri sensi godono di ogni beneficio fisico/emotivo. Organizzare una cena con tutti i crismi giusti offre a noi stessi la piena soddisfazione, la concreta accettazione e la profonda consapevolezza di un Karma che aspetta solo di essere alimentato”. Il libro è presente nelle maggiori librerie, ed è comunque possibile prenotarlo in tutte le librerie.
Cena con fattura d’amore
Autrice: Carol Agostini
Ronca Editore
132 pagine
15 euro