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Cosa leggo

“Mizzica!”, la Sicilia del cibo dalla A alla Z in un dizionario gastronomico

18 Maggio 2024
Da sinistra la copertina del libro “Mizzica” e Francesco Lauricella Da sinistra la copertina del libro “Mizzica” e Francesco Lauricella

Una lingua, afferma il grande (socio)linguista, Max Weinreich “è un dialetto con un esercito e una marina”. Mi è tornata in mente questa frase nel leggere le pagine del libro “Mizzica”, di Francesco Lauricella, giornalista licatese ed esperto di enogastronomia. Una raccolta di (bellissime) parole, (non è questo forse un dizionario?), dalla gastronomia siciliana. 

Sarà che per chi scrive il siciliano è un L2 (seconda lingua) imparata sul campo, o meglio, tra i tavoli. Sarà che le parole hanno, spesso, la stessa forza espressiva dei sapori a cui afferiscono, o forse semplicemente perché in quest’epoca i dizionari sono considerati libri obsoleti. Eppure, ogni volta che ne apri uno, ti rendi conto che forse sono gli unici, davvero, necessari.

Necessario è anche questo libro, in cui dalla A di abbaddàrisi, alla Z di zzoccheggiè, ci si immerge nel mondo colorato e meravigliosamente caotico della Sicilia del cibo, e nelle parole che lo descrivono, o che almeno tentano di farlo.

Lingua e gastronomia quindi, due pilastri dell’identità di un popolo da sempre (e per sempre), qui declinati attraverso piatti, aggettivi, e nomi di ingredienti, tutti raccontati con uno stile vivido e che cerca di eviscerare linguisticamente la complessità e la ricchezza della cucina isolana.

6.500 vocaboli siciliani, 6.500 (micro) storie che attraversano tempo e spazio, senza perdere un un briciolo di croccantezza.

So che tutti vi starete chiedendo, miei piccoli lettori, se l’arancinu sarà scritto al maschile o al femminile. Senza fare spoiler, il ragionamento è, ovviamente, complesso, perché nella citazione di Bufalino citata nel lemma, “Le Sicilie sono tante, non finiremo mai di contarle”. 

Tante le curiosità da scoprire, tra cui il vino ardente, sicilianismo per vino frizzante (non è meraviglioso? Se lo sapessero i francesi lo copierebbero al volo).

Tante, troppe parole e storie bellissime, da un’Isola a cui (forse per fortuna) sono mancati un esercito e una marina, ma per il resto ha sempre avuto tutto il resto. Un libro necessario che porta nel terzo millennio cariche di bellezza che forse, risorsa scarsa nel mondo, in Sicilia da sempre si trova in abbondanza. 

Mizzica! Dizionario gastronomico siciliano
Francesco Lauricella
Topic, 2024
400 pagine
23,75 euro