Viene raccolto ogni anno, sia nell’annata di carico che nell’annata di scarico. E quest’anno la produzione, complice la mancanza di pioggia e quindi la siccità, si preannuncia ottima sia in termini di quantità che di qualità. In Sicilia il pistacchio è di casa e a Raffadali, in provincia di Agrigento, trova terreno fertile per la crescita e per la valorizzazione.
Se il consorzio di tutela è stato riconosciuto ufficialmente lo scorso anno, il progetto è partito nel 2016 con l’acquisizione della Dop (denominazione origine protetta) a partire dal 2021. “Oggi – ci racconta Carmelo Bruno, responsabile dell’area tecnica del consorzio presieduto da Calogero Frenda- ci sono 13 associati e gli ultimi tre si sono aggiunti proprio nell’ultimo anno. Si tratta di aziende di giovani imprenditori, persone che si impegnano e che hanno voglia di investire in questo prodotto e di crescere insieme”.
La stima della raccolta, aumentando di anno in anno il numero di associati, è difficile farla. Ma lo scorso anno si è arrivati a 15.000 kg nei 250 ettari di terreno di pistacchieto. Sono 31 i Comuni che rientrano nel disciplinare (29 in provincia di Agrigento e due in quella di Caltanissetta) per un giro d’affari di otto milioni di euro e una produzione che per il 50% supera i confini regionali.
Solitamente il pistacchio di Raffadali viene raccolto dopo la seconda decade di agosto, ma quest’anno la stagione sembra essere posticipata di qualche settimana: “È quasi strano dirlo, ma le poche precipitazioni di quest’anno hanno ridotto l’umidità aiutandoci contro gli attacchi fungini”.
Il paragone con il “cugino” di regione, cioè il pistacchio di Bronte, viene quasi naturale farlo, ma le condizioni climatiche, il terreno e anche le metodologie di coltivazione sono estremamente differenti. Il pistacchio di Raffadali fa sviluppare le piante con i rami che toccano il terreno che favorisce la maturazione del frutto. I rami, inoltre, fungono da sostegno per la pianta stessa. La raccolta avviene manualmente con la bacchiatura sulle reti o per brucatura, utilizzando panieri o ceste, avendo cura di impedire che i frutti cadano per terra. I frutti devono essere smallati manualmente o meccanicamente, per ottenere il prodotto in guscio, entro le 24 ore successive alla raccolta, per evitarne l’imbrunimento e l’eventuale contaminazione. Successivamente alla fase di smallatura, il prodotto in guscio deve essere immediatamente essiccato alla luce diretta o con altri sistemi d’essiccamento.
Intanto, per rendere ancora più autentico il prodotto, il consorzio ha chiuso un accordo con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per il Passaporto Digitale da inserire nelle confezioni di Pistacchio di Raffadali Dop.
“Oltre alla valorizzazione e alla promozione – continua Bruno – il consorzio offre supporto agli associati e ai produttori interfacciandosi continuamente con le aziende e con chi produce fitofarmaci. Facciamo così prove in campo, simulazioni. Tutto pur di proteggere il prodotto”.
Ora tutto è pronto. Ogni anno a Raffadali viene organizzato il Fastuca Fest, una vera e propria festa che nasce di pari passo al progetto che ha portato al riconoscimento della dop. Il 13, 14 e 15 settembre ci sarà l’ottava edizione: “Volevamo valorizzare il nostro pistacchio e attraverso la partecipazione popolare far accrescere il valore. Il nostro è un evento che si colloca come riferimento nel panorama degli eventi regionali e nazionali”.
Quest’anno saranno diverse le novità a partire dal percorso del gusto più ampio rispetto allo scorso anno con più aziende presenti e più degustazioni. C’è poi l’introduzione di un nuovo spazio legato alle conversazioni letterarie con personaggi del mondo della letteratura come Francesco Lauricella, Simonetta Agnello Hornby e Gaetano Savatteri.
E ancora nuovi piatti dolci e salati con al centro il Pistacchio di Raffadali Dop e un’area show cooking che ospiterà tre serate legate ai prodotti di eccellenza del territorio. Sarà anche organizzato un grande momento di rilievo nazionale che porterà al Fastuca Fest i più grandi maestri italiani del settore della panificazione e dell’arte bianca.
Durante la manifestazione sarà dedicato uno spazio al tema della salute e del benessere. Proprio per questo motivo nella mattinata del sabato ritornerà la piazza della salute durante la quale si potranno effettuare gratuitamente screening con personale medico specializzato.
Non mancheranno le iniziative dedicate ai bambini, i convegni sul tema dell’agricoltura e della salute, le aree expo con il mercato del Pistacchio di Raffadali Dop e i prodotti delle aziende dei Sicani con la rete “Il Mito e la Terra”.