Un incremento di produzione di circa il 10% in cinque anni per la Mozzarella di Bufala Campana Dop con il suo Consorzio che domani presenterà in una conferenza stampa l’analisi dei dati produttivi del 2024 e gli scenari che si delineano per l’anno in corso.
Dal 2020 si è passati da 50mila tonnellate di produzione a 55.700 tonnellate, mentre i capi allevati all’interno della Dop che comprende Campania, basso Lazio, Molise e il Foggiano sono 390.000.
Intanto l’attività di monitoraggio delle frodi è continua: nel 2024 su 3.600 siti online controllati, in 130 casi si è intervenuti per emulazione del prodotto.
Un Consorzio che conta 85 caseifici trasformatori e 1.300 allevamenti di bufala con un fatturato di 820milioni di euro al consumo. Domani a Caserta il confronto in cui saranno affrontati i temi chiave della qualità del prodotto, della tracciabilità della filiera e dell’accesso al credito. Sono questi, infatti, gli asset strategici per poter crescere sui mercati globali.
Il report dell’anno appena trascorso sarà illustrato dal direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani. A spiegare funzionamento e risultati del sistema di tracciabilità sarà invece Michele Blasi del Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa), l’ente terzo incaricato dal 2013, con specifici decreti ministeriali, a svolgere i controlli e la certificazione della filiera della mozzarella di bufala campana Dop.
A discutere del valore fondamentale della trasparenza ci saranno Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Izsm) e Salvatore Schiavone, direttore dell’Ispettorato Centrale Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) per la Campania e il Molise.
Sul versante economico Emanuele Fontana di Crédit Agricole porrà l’accento sul rapporto tra credito e comparto. Le conclusioni sono affidate al presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo. La giornata di lavori sarà moderata dal giornalista Nando Santonastaso.