E’ forse tra i piatti siciliani più celebri nel mondo. Stiamo parlando della pasta alla norma. E se ormai pare acclarato che sia nata a Catania, c’è mistero sul perché si chiami proprio alla norma. Pare che sia un esplicito riferimento all’omonima opera di Vincenzo Bellini più che a una generica “norma” nel senso di una preparazione fatta “a puntino”. Ci sono almeno due versioni credibili sulla storia di questo piatto, ma mancano testimonianze dirette e definitive. Una teoria suggerisce che il nome della ricetta sia stato coniato dal commediografo siciliano Nino Martoglio che, di fronte a un piatto di pasta così preparato, esclamò: “È una Norma!“, per esprimere la sua eccellenza e paragonarlo alla famosa opera di Vincenzo Bellini, nonostante il passare dei decenni dalla sua prima esibizione. Secondo alcuni, per giustificare ulteriormente la dedica, la ricetta sarebbe stata affinata, reinterpretata e perfezionata seguendo la cucina tradizionale da uno chef siciliano in occasione delle celebrazioni per la nuova opera lirica del rinomato compositore di Catania, che sarebbe destinata a diventare rapidamente uno dei suoi più grandi successi, nonostante un debutto difficile alla Scala di Milano. La food blogger Federica Genovese che è nata sotto il mantello protettivo dell’Etna, però, ci spiega passo passo come prepararla a regola d’arte.
Le ricette di Federica – La norma… quella vera però
LA PASTA ALLA NORMA
INGREDIENTI (per 4 persone)
- 500 gr farina perciasacchi
- 200 gr acqua circa
- 1 conserva passata di pomodoro San Marzano
- Olio evo
- 3 melanzane di media dimensione varietà seta
- 1 Cipolla
- Basilico fresco
- Ricotta salata
- Sale
Preparazione:
Impasta acqua e farina fin quando ottieni un panetto liscio ed omogeneo, poi riponi l’impasto coperto da un canovaccio in frigo per mezz’ora.
Riprendi l’impasto e suddividilo in tre parti, poggiane uno sul piano da lavoro e riponi gli altri in frigo fino al momento dell’impiego. Stendi la pasta con entrambi le mani e realizza un cordoncino del diametro di circa 1 centimetro, ricavane dei cilindretti di circa 3 centimetri e, con l’aiuto di un ferretto o di un bastoncino per spiedini, crea il maccherone (vedi video). Stendi i maccheroni su un canovaccio e lasciali asciugare all’aria.
Lava e monda le melanzane, tagliale a cubetti e sistemale in uno scolapasta cospargendo ogni strato con il sale. Copri con un piatto e appoggia un peso sopra. Dopo un’ora sciacquale in acqua fredda, asciugale e friggile in olio bollente. Adagiale poi su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Trita finemente una cipolla e falla soffriggere per 10-15 minuti. Aggiungi la passata di pomodoro san marzano e cuoci a fuoco lento per 30 minuti, poi aggiungi tre quarti delle melanzane e fai cuocere ancora 15 minuti. Aggiungi qualche foglia di basilico e copri con il coperchio. Fai cuocere i maccheroni in abbondante acqua bollente per circa 20 minuti. Scola bene la pasta e condiscila in pentola con il sugo alle melanzane. Sistema la pasta nel piatto ed aggiungi ancora un po’ di sugo, le melanzane messe da parte, una foglia di basilico e una grattugiata di ricotta.