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Cibo e dintorni

Nel carrello della spesa degli italiani cresce la scelta di prodotti “senza zuccheri aggiunti”: nel 2023 +18%

06 Settembre 2024
Spesa Spesa

Cresce la sensibilità degli italiani ai benefici nutrizionali indicati sulle etichette dei prodotti alimentari nel carrello della spesa, dai “senza zuccheri aggiunti’” ai più ricchi di proteine e fermenti lattici, ai “senza uova” vera sorpresa dell’anno. Un mercato che cresce e si segmenta sempre di più, tra intolleranze, rich-in e free from, come rileva l’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy.

Nel 2023 a registrare la performance migliore è l’indicazione ‘senza zuccheri aggiunti’ (+5,4% a volume e +18,5% a valore rispetto al 2022). Dei 12 claim del mondo ‘rich-in’, tutti, tranne ‘iodio’, hanno aumentato il loro giro d’affari, mentre ad aver accresciuto i volumi venduti sono stati i prodotti con claim ‘fermenti lattici’ (+0,3%) e ‘proteine’ (+1,2%), quest’ultime sempre più superstar negli ultimi anni. A soffrire, invece, il peso dell’inflaziomne sono i prodotti per intolleranze alimentari (+6,2% le vendite a valore, ma -3,9% a volume); a reggere meglio sono i ‘senza lattosio’ (-1,3% a volume e +8,9% a valore) e, seppur ancora minoritari i ‘senza uova’ (+3,6% a volume, +12,8% a valore).

L’Osservatorio, unico a monitorare l’apporto nutrizionale medio dei prodotti alimentari confezionati venduti in Gdo, su 82.422 prodotti ha rivelato che in un anno è cresciuta l’incidenza media delle proteine ed è calata quella degli zuccheri, mentre la quota di grassi e carboidrati è rimasta stabile. A dominare quest’universo resta il ‘senza glutine’ con 8.581 prodotti e 3,2 miliardi di euro di vendite (+5,2%), ma con i volumi calati di -4,4% soprattutto a causa del trend di affettati, maionese e uova di Pasqua. Tra i claim che hanno retto meglio c’è il ‘senza lattosio’ che ha perso meno volumi rispetto alla media (-1,3%) e ha aumentato il giro d’affari (+8,9%), soprattutto per merito degli yogurt funzionali. Infine ‘il senza uova’ cresce a valore (+12,8%) se a volume (+3,6%), in particolare nel mondo della pasta (senza glutine e fresca non ripiena e/o senza glutine) e dei biscotti salutistici.

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