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Cibo e dintorni

La granita al limone e al melograno realizzata con una tecnica del 1600 protagonista a Parigi con Antonio Cappadonia

27 Novembre 2024
Il maestro gelatiere Antonio Cappadonia alla “Semaine de la cuisine italienne dans le monde” a Parigi Il maestro gelatiere Antonio Cappadonia alla “Semaine de la cuisine italienne dans le monde” a Parigi

La granita al limone e quella al melograno, gusti di stagione e apprezzamenti arrivati addirittura dalla Francia. È stata una settimana piena di gratificazione per il Maestro Gelatiere Antonio Cappadonia che a Parigi è stato protagonista della manifestazione “Semaine de la cuisine italienne dans le monde” che si è svolta alla sede istituzionale del Consolato Generale d’Italia. E così, direttamente da Palermo, Cappadonia ha preparato le sue specialità davanti al console generale Jacopo Albergoni e a personalità del mondo politico, imprenditoriale, culturale. Tra questi Guillaume Gomez, chef degli ultimi quattro presidenti della Repubblica francese e nominato recentemente Ambasciatore della cucina francese nel mondo.

“È stata un’esperienza magnifica – ci ha raccontato Cappadonia – perché ho realizzato la granita ricostruendo l’antica tecnica della neve mista al sale. Metodi antichi che hanno il potere di fare emergere il territorio e l’artigianalità”. Un evento in cui sono venuti fuori anche contenuti storici per raccontare le tradizioni della cucina siciliana. Il mix di sale e neve è un metodo che risale al 1600, adoperato da un palermitano che emigrò a Parigi: il fondatore di quello che sarebbe diventato il primo caffè letterario del mondo, il Café-Glacier “Le Procope”. Francesco Procopio Cutò. “Durante questo viaggio parigino – ci dice ancora Cappadonia – ho voluto fare il mio pellegrinaggio laico andando a visitare “Le Procope-Cafè Glacier”, un locale divenuto monumento di Francia. Basti pensare che questo luogo era frequentato dai filosofi e dai letterati più in vista del tempo: Voltaire, Balzac, Victor Hugo, Diderot, D’Alembert, Danton, Marat, Robespierre, gli americani Benjamin Franklin e Thomas Jefferson. Persino un giovane Napoleone Bonaparte, all’epoca tenente, una sera lasciò in pegno il suo bicorno non disponendo del denaro sufficiente per pagare il conto”.

E non poteva che essere Antonio Cappadonia a rappresentare questa tradizione. Proprio il Maestro Gelatiere rievoca ogni anno la “tecnologia del freddo” adottata fino all’avvento dell’elettricità, durante la Festa della Neve ogni terza domenica di luglio nella neviera di Piano Principessa sulle Madonie per la preparazione di granite a base di frutta con il solo ausilio di neve, sale e forza di braccia.

“A Parigi ho chiesto alle autorità presenti nel parterre di raggiungermi sul palco per assaggiare il prodotto ottenuto. Dal pubblico ho avuto reazioni lusinghiere. È stato bello portare oltreconfine e quindi fuori dalla Sicilia e dall’Italia i profumi del nostro territorio e i valori come la semplicità, la lentezza e la stagionalità”. 

Oltre ai gelati di Cappadonia, i presenti hanno potuto assaggiare specialità siciliane come panelle, arancine e pasta con le sarde, cannoli e cassate preparate da Galati Catering. Ogni portata è stata accompagnata da un percorso di moda che ha raccontato cinque momenti storici della Sicilia: Folk, Arabesque, Liberty, Natura e Barocco.