Accolto quasi come una superstar.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia al Vinitaly è di casa. Lui non si sottrae a foto, selfie e interviste varie. E prima di presenziare ad un convegno organizzato da VeronaFiere, sgancia la bomba: “Perché non fare due edizioni l’anno del Vinitaly? – dice il presidente – Una classica, come tutti la conosciamo e una come questa, in versione autunnale, più specializzata nel b2b”. Insomma a Zaia la versione “nuova” della fiera del vino veronese gli è piaciuta. Tanto che vorrebbe riproporla con candenza annuale. Ma non vuole affatto rinunciare alla versione conosciuta del Vinitaly che vede arrivare ogni anno migliaia di winelover da tutta Italia e non solo. Si torna anche a parlare della questione prosek.Ormai mancano davvero pochissimi giorni alla decisione della commissione europea: “Ribadisco quanto etto, è una vergogna – dice -Ma noi ci difenderemo fino alla fine”. E poi i numeri del vino Veneto. La regione è al primo posto come export dei vini, che uperano quota 1,1 miliardi e trainano l’intero comparto italino: “La nostra regione ha una immensa ricchezza con 53 denominazioni, di cui 14 Docg – conclude Zaia – Stiamo andando alla grande”.
G.V.
