Immancabile all’inaugurazione della Special Edition di Vinitaly il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
“Il trio Vinitaly-Verona-Veneto si conferma vincente”, dice il numero uno di Palazzo Balbi. “Verona torna ad essere la capitale del vino – aggiunge il presidente – E la nostra regione, il Veneto, si conferma la numero uno per produzione. E’ vero che quest’anno ci sarà un calo nella quantità del vino che sarà prodotto, ma la qualità sarà al top. Anzi, aggiungo, l’annata 2021 è quella del secolo, quindi comprate vino adesso finché siete in tempo e coservatelo”. Il Veneto del vino è un colosso che da solo vale due miliardi, grazie alle sue 53 denominazioni (14 sono le Docg) e, soprattutto al Prosecco “che di certo non è più un fenomeno” dice Zaia, snocciolando i numeri: “Stiamo parlando di oltre 700 milioni di bottiglie prodotte – dice – Oggi, nel mondo, un calice di bollicine su tre è di Prosecco”. E Zaia non perde l’occasione per tornare sulla questione Prosek: “Una vergogna, anzi uno scandalo – dice – Mi pare assurdo che l’Europa dia seguito a questa richiesta. Il 4 luglio del 2019, le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state dichiarate patrimonio Unesco. Basterebbe solo questo per mettere fine alla questione. I croati ribadiscono che il nome “prosek” sia loro? Beh, dimostreremo, ve lo anticipo, con carte alla mano che non è proprio così”.
G.V.
