“Uno strumento agile dedicato soprattutto alle Pmi”.
Così Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini, a Cronache di Gusto presenta l’osservatorio del vino di Uiv, ormai ufficialmente in rete e operativo. “Uno strumento innovativo – prosegue – che non era presente nel settore del vino e che le aziende stesse un po’ ci avevano chiesto. Perché le aziende chiedono dati e incrociano il loro lavoro proprio analizzando questi dati. Noi mettiamo a disposizione uno strumento semplice, ma efficace, in cui sarà possibile effettuare tantissimi ricerche”. E il database dell’Osservatorio, che viene aggiornato ogni mese, mette online oltre 10 anni di dati raccolti da Uiv, dal potenziale vitivinicolo passando per la produzione, la certificazione delle principali Dop, i prezzi dei vini all’origine fino ai dati più ricercati, quelli dell’export. “Uno strumento che fa gola soprattutto ai manager delle aziende – dice Castelletti – ma che dà un vantaggio alle Piccole e Medio imprese che magari non hanno le risorse economiche per finanziare questo tipo di ricerche”. Castelletti e Uiv tornano a Verona dopo quasi due anni: “Ho avuto una buona impresssione – dice – Mi ha fatto molto piacere incontrare di nuovo gente, vedere una presenza qualificata soprattutto. Credo che da qui si possa fare un ragionamento per pensare ad una formula ibrida del Vinitaly, magari dei giorni dedicati esclusivamente agli operatori”. I vini italiani, intanto, viaggiano benissimo nei canali dell’export: “Ma abbiamo un problema – conclude Castelletti – Dobbiamo recuperare il valore medio della bottiglia. Un tema che va affrontato e anche con una certa urgenza. I nostri prodotti costano ancor troppo poco rispetto a quello che in realtà valgono”.
G.V.