di Giorgio Vaiana, Verona
La sensazione che traspare, da questa Special Edition del Vinitaly, insolitamente ad ottobre, è che l’evento andava fatto per dare un segnale.
Un segnale di positività e di ripresa dopo i 20 mesi tragici della pandemia e delle restrizioni sanitarie. E lo fa capire, senza mezzi termini, il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, intervenuto nel corso della conferenza stampa che ha anticipato il via ufficiale della kermesse veronese. “Sono felice ed emozionato – dice – Oggi si mette in mostra il volto migliore delle eccellenze italiane. I nostri prodotti stanno raggiungendo mercati nuovi e lontani e ci sono molti motivi per essere orgogliosi”. Poi il ministro accenna anche alla questione Prosek e alla “battaglia” annunciata contro l’Europa per evitare il riconoscimento-beffa che penalizzerebbe un comparto da 700 milioni di bottiglie: Non accetteremo nessun compromesso – dice Patuanelli – Ci batteremo fino in fondo contro l’italian sounding e soprattutto sulla questione Prosek. Non possiamo accettare che le nostre eccellenze vengano messe in discusione in questo modo. Noi ci batteremo fino all’ultimo. E siamo certi di avere ragione. Abbiamo le carte per dimostrarlo. Inoltre il nostro paese ha giù subito una cosa simile, con la vicenda Tokaj. Chiederemo all’Europa di rafforzare la protezione delle Dop e delle Igp. Ma non solo in Italia, in tutto il nostro continente”. Per quanto riguarda gli aiuti, i piani di sostegno al settore enogastronomico italiano varranno 320 milioni di euro l’anno “e il Governo non ha intenzione di arretrare un centimetro rispetto a quanto ha messo sul piatto”. L’accoppiata Governo/VeronaFiere per Patuanelli si conferma “vincente – dice – L’obiettivo dei 7 miliardi di valore del comparto vino è ormai prossimo e siamo certi di raggiungerlo. Questo grazie al lavoro sinergico fatto con Ice che è riuscito a portare qui oltre 200 top buyer e con il ministro Luigi Di Maio che ha permesso un salto in avanti del nostro export. Il periodo è positivo. Noi dobbiamo cercare adesso l’ulteriore spinta per garantire ancora di più valore aggiunto. Questo significherebbe tantissimo per l’intera filiera”.