Il vino è sempre più… donna.
La notizia dei giorni scorsi che le donne che consumano vino hanno superato gli uomini, è stata accolta molto favorevolmente da Donatella Cinelli Colombini, presidentessa dell’Associazione Le Donne del Vino. “E’ vero – dice la presidentessa – che nelle vigne lavorano solo uomini, mentre in cantina finalmente si cominciano a vedere sempre più donne. Invece, per quanto riguarda marketing, comunicazione, eventi e ospitalità, questo è un settore esclusivamente a trazione femminile, anche nei ruoli dei vertici”. E allora ecco la proposta della Cinelli Colombini: “Qualche giorno fa è emerso da una ricerca che il 75 per cento dei nostri vini costa sotto i 7 euro/bottiglia – dice – Io direi che se il vino vuole fare una sua svolta e tentare di “scalare questa classifica” deve affidarsi ancora di più alle donne. Sono certa che i risultati sarebbero immediati”. Intanto la Cinelli Colombini, ospite del Wine2Wine per presentare i risultati di un’indagine sul gender gap delle aziende del vino in Italia ha parlato nuovamente del progetto “D-Vino” che vede coinvolte le regioni Sicilia come capofila, Piemonte ed Emilia Romagna e che porterà il mondo e la tradizione della viticoltura italiana nel piano formativo (Pof) di alcuni istituti alberghieri e turistici delle tre regioni per adesso coinvolte: “E’ vero che l’insegnamento della materia vino si fa in qualche istituto alberghiero – dice la Cinelli – ma non è mai stato fatto negli alberghieri e turismo. E questo per noi è assurdo. Ormai è risaputo che i ricordi principali dei turisti stranieri su un determinato paese riguardano principalmente cibo e vino. Quindi tocca a noi dare gli strumenti a questi ragazzi che studiano turismo per fare in modo che i visitatori possano conservare un buon ricordo del nostro paese e tornare presto”.
G.V.