“Questa è una marcia di avvicinamento al Vinitaly 2022”.
Che tra l’altro è già “sold-out”. Così Maurizio Danese, presidente di VeronaFiere presenta la Special Edition alla stampa. Insomma un’edizione “intima”, ma necessaria per rivedersi, scambiare qualche chiacchiera e programmare il futuro. La Special Edition è riservata al business e in fiera si percepisce questa scelta fatta dai vertici di VeronaFiere che hanno puntato solo su un’edizione riservata agli affari piuttosto che al pubblico. “Ma d’altronde – dice Danese – già da qualche anno stiamo tentando di separare la parte business da quella degli appassionati e Vinitaly and the City è un po’ la risposta a questa esigenza chiesta dai produttori che desiderano sempre più contatti con i buyer”. Per Danese la Special Editionè l’occasione “per dare voce al comparto in forte ripresa con numeri importanti ed è importante la presenza dei 200 top buyer selezionati in collaborazione con Ice. Se mi manca il pubblico? Beh ha un senso in base alle manifestazioni che facciamo e credo che questa edizione avesse bisogno di un pubblico super-specializzato. Cosa che poi è avvenuta”.
Al taglio del nastro anche Pier Carlo Padoan, ex ministro dell’Economia e oggi presidente Unicredit. “Posso dirvi che l’economia italiana sarò molto migliore di quella che avevamo prima dell’emergenza sanitaria causata dal Covid – dice – Adesso stiamo vivendo una situazione irripetibile con tantissime risorse messe in campo dal nostro governo e dall’Europa – prosegue – Ecco, ritengo che il ruolo delle banche in questa fase sarà fondamentale perché ci saranno problemi di transizione, passaggi da una tecnologia ad un’altra, diffusione di modelli di consumo di maggiore qualità e rispettosi dell’ambiente, e sicuramente il ragionamento creditizio è fondamentale”. Ma per Padoan una parola rimane fondamentale: “Le nostre imprese devono fare qulità – dice – Senza di questa è tutto inutile”. Capitolo contraffazione: “I prodotti italiani sono tra i più contraffatti nel mondo e questo è un gravissimo problema per il nostro paese – conclude Padoan – va assolutamente combattuta, ma va anche fatta una campagna di sensibilizzazione verso i consumatori che devono avere chiara la differenza tra un prodotto italiano vero e uno falso”.
“Un segnale forte che è già iniziato proprio con questa fiera – dice Federico Sboarina, sindaco di Verona – Il Vinitaly è un trampolino di lancio per il nostro export che per ora è in grande spolvero. Il vino, nella bilancia dei nostri prodotti, è quello più importante e servono quindi manifestazioni come questa per valorizzarlo ancora di più”.
“Come Ice siamo riusciti a portare a Verona 200 top buyer da 35 paesi – dice Carlo Ferro presidente di Ice – L’export dei vini italiani sta viaggiando su numeri importanti, con un +4,9 per cento rispetto al 2019. Insomma siamo perfettamente ripartiti e con un giusto piano di rafforzamento del piano vaccinale non ci fermeremo più”.
G.V.