È un evento senza precedenti quello programmato per le ore 15 del 10 aprile nell’ambito di Vinitaly 2022.
Due giganti del giornalismo enologico condivideranno la scena e guideranno un’esclusiva degustazione per celebrare sette donne iconiche del panorama vinicolo italiano. Monica Larner di Wine Advocate e Alison Napjus di Wine Spectator sono all’apice della propria carriera: figure di punta del mondo del vino nell’ambito di critica e giornalismo, ricoprono posizioni di rilievo in due delle pubblicazioni del settore più rispettate e autorevoli al mondo. Il fatto che due giganti del giornalismo enologico condividano un palco e tengano assieme una degustazione di vini costituisce un avvenimento importante: perché? Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International e principale organizzatrice dell’evento, ha dichiarato: “È da diversi anni che mi batto per questo evento, e vederlo ora in calendario è per me la realizzazione di un sogno di vecchia data. Perché una cosa del genere non è mai successa prima?” Quello che può sembrare un gioco da ragazzi nasconde in realtà un background piuttosto complesso.
Nel mondo del vino, non è mai accaduto prima che importanti firme di testate concorrenti ospitassero eventi come questo. La scrittura e la critica enologiche hanno molto a che fare con la competizione: tra le riviste, tra gli stessi autori e certamente tra i lettori. Entrambe si basano su opinioni e analisi personali; le note di degustazione tecniche, eleganti, rigorose e affascinanti dei nomi più autorevoli sono persino in grado di influenzare e segnare carriere nel settore. Ciononostante, Larner e Napjus, rivali naturali per prestigio e per pubblico, hanno deciso di superare ogni storica barriera tra le pubblicazioni che rappresentano per mostrare al mondo del vino il potere che le donne hanno di unirsi. Queste due donne, titani della critica enologica, collaborano alla realizzazione di un inedito appuntamento che vede coinvolte altre sette donne iconiche, sette produttrici italiane alla guida della propria azienda. Parliamo della donna alfiere dell’Amarone Marilisa Allegrini, della regina del Super Tuscan Albiera Antinori, dell’unica donna tra i “Barolo Boys” Chiara Boschis, della “Signora del Teroldego” Elisabetta Foradori, del genio dei terreni vulcanici Elena Fucci, dell’ereditiera del leggendario Sassicaia Priscilla Incisa della Rocchetta, e della fiera portavoce della Sicilia Arianna Occhipinti. Queste donne presenteranno ciascuna il proprio vino d’autore, raccontando le proprie storie personali con il contributo e il supporto di Larner e Napjus. Come le due giornaliste, queste produttrici sono competitor da molti anni e, in alcuni casi, da molte generazioni. Rappresentano cinque diverse regioni d’Italia e le loro età spaziano in un range di 40 anni. I loro vini lottano costantemente per il market share e per la visibilità sul mercato internazionale. Eppure, a Vinitaly 2022, si riuniscono per condividere i propri vini e le proprie storie in nome della speranza e del cameratismo. Mai come nei tempi presenti un evento di questo tipo ha una particolare valenza d’esempio: speriamo che l’intero mondo del vino – e magari non solo quello – ne sappia trarre ispirazione.
C.d.G.