Svelati ieri sera i vincitori del Premio internazionale di Vinitaly 2022, il riconoscimento che dal 1996 iscrive nell’albo d’oro del Salone dei vini e distillati aziende o professionisti che si sono distinti per il loro impegno vitivinicolo ed enologico.
Per la categoria Italia, il Premio internazionale di Vinitaly 2022 è stato attribuito, nel corso del gala dinner della manifestazione, all’azienda “Pio Cesare, fondata nel 1881 e portata alla fama mondiale da Pio Boffa, leader carismatico prematuramente scomparso nel 2021 a soli 66 anni”. Secondo la motivazione del premio, ritirato dalla giovane figlia Federica Boffa, ora alla guida della storica cantina di Alba (CN) e dal cugino da sempre braccio destro dell’imprenditore mancato l’anno scorso, Cesare Benvenuto, “L’azienda, ora gestita dalla quinta generazione, si è contraddistinta per saper coniugare in modo mirabile le nuove tecnologie all’ambiente e alla tradizione. Poggiata su millenarie mura romane della città di Alba, la Pio Cesare con i suoi 75 ettari di vigneti di proprietà, ottiene le uve da cui nascono vini d’eccellenza, dallo stile inimitabile, che da decenni sono tra i migliori ambasciatori del made in Italy in tutto il mondo”.
(La consegna del premio a Tom Matthews)
Assegnata, invece, a Tom Matthews la sezione internazionale del Premio di Vinitaly. “La sua carriera – si legge sempre nella motivazione – inizia con gli studi in Scienze Politiche, Letteratura e Scrittura. Galeotta fu, però, una vendemmia in Francia, durante la quale Matthews sviluppa il grande interesse per la realtà vitivinicola che lo ha poi indirizzato al mondo del vino. Nel 1988, approda a Wine Spectator e si distingue sotto la guida di Marvin Shanken. Vive dall’interno l’ascesa della rivista che si impone come avanguardia della cultura enologica emergente. Ed è Tom Matthews che, in qualità di Executive Editor dal 1999, dirige il team che consacra Wine Spectator ai più alti standard in diversi ambiti, compresi quelli delle degustazioni alla cieca, quelli del giornalismo di settore e di etica”. Il premiato “Si è distinto per aver creduto nel progetto di OperaWine fin dal suo nascere nel 2015. Grazie alla collaborazione tra Veronafiere, Vinitaly e Tom Matthews con Wine Spectator, OperaWine è ora l’evento principale di Vinitaly e consente di mettere sotto i riflettori i migliori produttori di vino italiani, contribuendo al loro posizionamento nel mondo. Il contributo di Tom Matthews è stato prezioso e decisivo per la promozione della diversità del vino italiano, non solo attraverso OperaWine, ma anche con la costante attenzione riservata con lui da Wine Spectator alla presentazione dei vini italiani in America”.
(Sarah Heller)
Inoltre, durante la serata, è stata proclamata la Wine Communicator of the Year dell’International Wine & Spirit Competition (Iwsc), il concorso sponsorizzato da Vinitaly. Si tratta di Sarah Heller, la più giovane Master Of Wine dell’Asia Pacifica. Esperta di vino, visual artist e conduttrice televisiva, la Heller è anche wine editor di Asia Tatler, oltre che editorialista di Club Oenologique. Dal 2018 collabora con la Vinitaly International Academy. I suoi videocorsi sul vino hanno raggiunto quasi 8 milioni di studenti.
STORICO PREMIO INTERNAZIONALE VINITALY
Il Premio Internazionale Vinitaly dal 1996 viene attribuito ad insigni personalità, italiane ed estere del mondo enologico e vitivinicolo particolarmente distintesi, nel contesto internazionale, per il loro operato.
Italia: Nicolò Incisa della Rocchetta (1996), Lucio Tasca d’Almerita (1997), Mario Schiopetto (1998), Giuseppe Quintarelli (1999), Aldo Conterno (2000), Carlo Campanini Bonomi-Presidente Tenute Sella e Mosca (2001), Vittorio Vallarino Gancia (2002), Gianni Zonin (2003), Mastroberardino SPA (2004), Cantine Giorgio Lungarotti (2005), Marchesi Antinori srl (2006); Vittorio Moretti – Bellavista (2007); Gruppo Italiano Vini (2008); Castello Banfi di Montalcino (2009); Azienda Agricola Masciarelli (2010); Franco Ziliani – Azienda Guido Berlucchi (2011); Donatella Cinelli Colombini (2012); Terredora (in memoria di Lucio Mastroberardino) (2013); Tenuta Greppo, Fam. Biondi Santi (2014), Livio Felluga Srl (2015), Giacomo Tachis (2016), Tenuta San Leonardo, Carlo Guerrieri Gonzaga (2017), Marco Caprai (2018), Ornellaia (2019), Pio Cesare (2022).
Estero: Marvin Shanken (1996), Corinne Mentzelopuolos (1997), Robert Mondavi (1998), Pablo Alvarez (1999), Cantine Penfolds (2000), Cantine Trapiche-Peñaflor, Coquimbito Maipu-Mendoza (Argentina) (2001), Cantine Keller (2002), Kendall Jackson International (2003), Segura Viudas – Spagna (2004), Alexandre Payne, Usa (2005) – regista del film Sideways – in viaggio con Jack”, Krug S.A. (2006); Hannes Myburgh – titolare Tenuta Meerlust del Sudafrica (2007); Hugh Johnson (2008); Jeannie Cheo Lee e Lidia Bastianich (2009): Terramater (2010); Lynne Sheriff – Institute Master of Wine (2011); Debra Meiburg (2012); Alfonso Cevola – On the wine trail in Italy (2013); Château d’Yquem, Francia (2014), Pierre Luton (2015), Zind Humbrecht (2016), Weingut Bruendlmayer e Steven Spurrier (2017), E & J Gallo Winery (2018), Demei Li e Leon Liang (2019), Tom Matthews (2022).
C.d.G.